Il 18 febbraio in classe abbiamo avuto un incontro on line con Eleonora Claudia Berzi, una ragazza di Milano che lavora in un’azienda di prodotti chimici che si chiama VERSALIS.
La particolarità del suo posto di lavoro è che i suoi membri sono tutte femmine, tranne un maschio, che a quanto ci ha raccontato Eleonora le fa divertire un sacco proprio perché è l’unico uomo in mezzo a tante dame…
Non è un caso che Eleonora lavori con sole donne, perché ci ha parlato del Progetto InspirinGIRLS con cui si cerca di dimostrare che le femmine non sono inferiori ai maschi.
L’obiettivo di questo progetto nelle scuole come la nostra è darci degli strumenti per poter sviluppare o rafforzare le nostre idee e i nostri progetti senza aver paura dei pregiudizi e degli stereotipi.
Quando ho iniziato questa relazione non mi era del tutto chiaro il significato di questa parola STEREOTIPO, così ho chiesto in casa e… ho scoperto che anche io ne ho! Infatti mi hanno fatto il seguente indovinello: “Padre e figlio hanno un grave incidente in auto: si salvano ma il ragazzo deve subire un intervento urgente; arrivato in sala operatoria, il chirurgo dice che non se la sente di operarlo perché… è suo figlio!” Non riuscivo a capire, perché il padre aveva fatto l’incidente con lui! Ma la risposta era che il chirurgo è la madre!
Senza rendermene conto, non avevo neppure preso in considerazione che il dottore potesse essere femmina!
Questo accade in diversi ambiti: nello sport, nel lavoro, eccetera. Si pensa che attività come il calcio, la Formula 1, pilotare aerei o essere ingegneri nucleari siano tutte cose che possono fare solo gli uomini, mentre è possibilissimo che le facciano delle donne e anche meglio di noi!
Siamo distanti da “I Racconti di Parvana”, ma questo dimostra che anche in Occidente dobbiamo lavorare ancora molto per dare la giusta importanza alle donne.
Scuola secondaria di I grado “D’Azeglio”
IC Molassana e Prato – Genova
