Noi ripudiamo la guerra!

Questi sono giorni terribili in cui noi adulti, insegnanti e genitori, in contatto quotidiano con i più piccoli, viviamo con la percezione dello sguardo interrogativo e giudice dei bambini su di noi. Hanno mille domande da porci e hanno bisogno di risposte, ma noi, fragili e terrorizzati forse più di loro, non abbiamo risposte rassicuranti da dare. Vorremmo a tutti costi allontanarli da questa orrenda realtà, ma non possiamo voltarci dall’altra parte, far finta di niente, quindi pensiamo sia molto meglio dirottare la loro attenzione verso un altro campo: quello della solidarietà e delle iniziative di pace che stanno emergendo numerose nella nostra società.

Noi insegnanti di tutte le classi della Scuola Primaria di via Brescia di Parabiago riteniamo importante continuare a promuovere, oggi più di ieri, una cultura di pace e a orientare il pensiero dei nostri piccoli verso un futuro di vita e di speranza. Abbiamo quindi accolto l’invito del Ministro dell’Istruzione Bianchi a riflettere sull’importanza dell’articolo 11 della nostra Costituzione.

In particolare i bambini più grandi hanno avviato una riflessione corale su tale articolo, cercando di comprendere il significato profondo di ogni parola, anche grazie alla lettura della filastrocca “L’Italia ripudia la guerra” di A.Sarfatti. Diversi momenti sono stati dedicati a conversazioni di gruppo, che hanno preso spunto dai pensieri scaturiti dalle immagini viste in televisione, sui giornali, in rete o da quanto ascoltato sul conflitto russo-ucraino, numerose sono state le attività nell’ambito dell’educazione alla pace, al rispetto dei diritti umani e alla buona volontà di risolvere qualsiasi conflitto con la discussione e l’accordo.

Gli alunni e le alunne hanno risposto positivamente dimostrandosi sensibili a questo delicato tema e hanno capito l’importanza della pace, il ripudio della guerra e hanno manifestato solidarietà e vicinanza alle persone coinvolte in questo momento “buio” della loro vita. Prendendo spunto dalle opere sulla pace e sulla guerra di Picasso, i bambini hanno creato cartelloni, disegni e testi per mettere in evidenza che la pace è un bene e un diritto primario: se si vuole la pace, bisogna educare alla pace.

 

I bambini hanno, inoltre, rielaborato in modo creativo e personale il simbolo della pace, realizzando elaborati artistici che sono stati esposti sulle vetrate e sulle scalinate della scuola. Hanno colorato bandiere della pace e, in collegamento a queste ultime, hanno letto la poesia “La pace è” che, con riferimento ai diversi colori della bandiera della pace, ne associa i diversi aspetti positivi.