Studenti uniti contro le Invalsi 2022

Le prove Invalsi tornano a marzo nelle scuole italiane e, con esse, torna il solito intrinseco meccanismo che si cela dietro. Le Invalsi sono prove di Italiano, matematica e inglese che gli studenti di quinta elementare, seconda e terza media, secondo e quinto superiore devono sostenere al pc tra i mesi di marzo e maggio.

Il fine ultimo, almeno ufficialmente, dell’Invalsi è quello di stilare una statistica degli studenti Italiani e di valutare i docenti, affinché essi svolgano tutti i programmi riempendo per bene gli studenti di nozioni, senza però contare ciò: un buon insegnante, è colui che oltre alle nozioni, ti lascia un’impronta nella vita. Il buon docente è un educatore e come tale deve lasciare degli esempi duraturi nella vita. La valutazione di noi studenti è affare dei docenti che ci conoscono, conoscono le nostre passioni, le nostre insicurezze, le nostre paure e capacità, non da un computer che stabilisce quali risposte sono giuste e quali no. Il senso critico e del dibattito, il ragionamento e la logica non possono essere sostituiti dalle competenze. Le prove Invalsi sono addirittura utilizzate per stabilire quali scuole debbano ricevere più fondi rispetto ad altre, ma così facendo una scuola che ha una struttura scadente e non riuscirà a sostenere delle buone prove, finiranno sempre per non riuscire a migliorare la propria posizione in assenza di investimenti.

Gli studenti di tutta Italia continueranno sempre a lottare e a battersi contro questo sistema della scuola finché non si riuscirà un giorno ad abolirle.

Mattia Spena, II C