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Dopo la pandemia, la guerra in Ucraina: ancora una volta l’opinione pubblica si divide

La guerra è un conflitto tra Stati sovrani o alleanze per la risoluzione di controversie internazionali, derivata per effettivi o presunti conflitti ideologici ed economici.

La crisi russo-ucraina, iniziata già nel febbraio del 2014,è uno scontro diplomatico-militare in atto tra Russia ed Ucraina. Si incentra sullo status della Crimea, della regione del Donbass e sulla possibile adesione dell’Ucraina alla Nato.  L’invasione russa dell’Ucraina è iniziata 19 giorni fa, quando Vladimir Putin ha ordinato l’attacco, spiegando di aver approvato “operazioni speciali”.

In tempo di social, formulare coscientemente una propria opinione su quello che sta accadendo nell’Europa dell’est è piuttosto complicato: le principali vie di comunicazione che dovrebbero contribuire a tenerci sempre al corrente rispetto a determinate tematiche, molto spesso, non fanno altro che confonderci, in bilico tra propaganda e informazione e con continue rettifiche, cercando di mantenere il passo con il continuo evolversi dei fatti.

Ancora una volta, l’opinione pubblica si divide. Dopo due anni di quarantene e restrizioni, appena visti i miglioramenti della situazione epidemiologica, si è trovato un nuovo pretesto per allontanarci e disgiungerci, a causa di esperienze che a quest’età mai ci saremmo aspettati di vivere, per noi ragazzi e ragazze “surreali” e che passeranno alla storia. Molte delle cause della guerra attuale sono da ricercare nel passato, anche tenendo conto del periodo (si spera!) post- Covid che stiamo attraversando e in una situazione di continuo conflitto tra le principali potenze mondiali per interessi economici e sanitari.
Ludovica Sommaiuolo-Diana Bernini, I C