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Guerra in Ucraina, “la  storia insegna che la storia non insegna nulla”

Diciannovesimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina. Le vittime tra civili e soldati  sono innumerevoli e le condizioni di vita del popolo ucraino sono disastrose, basta guardare le immagini di tantissimi edifici bombardati, tra cui palazzi, chiese e ospedali. Tra le vittime,  una donna incinta rimasta ferita  nel bombardamento all’ospedale pediatrico di Mariupol di qualche giorno fa. La donna era stata ripresa in un video, mentre veniva trasportata con una barella. Portata via dai soccorritori per essere trasferita in un altro centro medico, è stata  sottoposta ad un cesareo d’urgenza, ma il bambino non è sopravvissuto e poco dopo  anche i parametri della madre sono peggiorati ed è deceduta. 

Come dimostrato, la guerra porta solo sangue e distruzione, nonché il dolore immenso  dei sopravvissuti, come testimoniano i video dei genitori affranti per la visione dei corpi  delle loro creature inermi. Vedere tali testimonianze è raccapricciante ed è impossibile  pensare ai militari occupati al fronte senza provare preoccupazione, terrore e angoscia.  Putin ha messo in ginocchio due intere nazioni, perché anche i russi sono stati riversati  in una situazione immorale e non voluta a causa delle manie di imperialismo del loro Presidente.  Probabilmente Manzoni, due secoli fa, ci aveva capito più di noi quando disse “la  storia insegna che la storia non insegna nulla”

A detta di Josep Borrell, il conflitto tra Russia e Ucraina è la minaccia più grave alla pace e alla stabilità europea. 

Cristiana Cardillo e Chiara Chirico, IC