La guerra Ucraina-Russia: motivi e conseguenze

Al diciannovesimo giorno dalla guerra, il prezzo di vite umane da pagare tra Russia e Ucraina è altissimo, come per ogni guerra della storia umana. Quali sono, però, le cause di questo conflitto? Facciamo un passo indietro, al febbraio del 2014, quando scoppiò una grande rivolta pro-Europa e pro-Nato finanziata dagli Stati Uniti d’America, spodestando il presidente filo-russo, anch’egli autoritario, per piazzare un governo fantoccio filo-occidentale.

I nazionalisti anti-russi, molto vicini all’ideologia nazista, cominciarono a prendere sempre più potere. Da un governo autoritario e filo-russo, si passò ad una finta democrazia filo-occidentale. Il nazismo ucraino è una piaga molto grande che il governo di Kiev stesso sfrutta per abbattere i sentimenti di rivolta scoppiati nel cosiddetto Donbass, una regione ad est dell’Ucraina che, finanziata e armata dalla Russia, tenta l’insurrezione armata contro il governo nazionale dal 2014, l’utilizzo di forze naziste e di estrema destra (battaglione Azov), come corpo militare e di intelligence da parte degli Stati Uniti. Non è un caso, anzi, sin dalla guerra fredda è molto comune come pratica per contrastare il comunismo nel mondo, anche se in questo conflitto esse sono utilizzate sia da Russia che da Ucraina per i loro interessi bellici.

Ancora una volta i “vecchi” padroni degli Stati, da Occidente ad Oriente, giocano a fare la guerra per i loro interessi, distruggendo popoli, uccidendo bambini e giovani soldati che credono di difendere la loro patria, quando la patria stessa li tradisce. Forse Erodoto, quando diceva che in pace i figli seppelliscono i padri, mentre in guerra sono i padri a seppellire i figli, non ci ha insegnato nulla. Forse Ungaretti e le sue trincee non ci han lasciato nessun esempio, neanche i nostri professori quando ci dicono che studiare la storia ci permette di non ricadere negli errori del passato, mentre ancora oggi si spara ai civili e si fa guerra. La verità è questa: della storia nessuno ci ha capito nulla.

Mattia Spena e Anna Telese, II C