Siria, guerre di serie A e di serie B

Giorno 15 marzo 2022. Oggi sono esattamente 11 anni da quando è iniziato il conflitto in Siria. Nata come rivolta contro il regime, la rivoluzione siriana si è trasformata in conflitto, dopo aver combattuto sotto il Cappello  del “free Syrian Army”, per poi trasformarsi in una guerra civile tra  forze governative e quelle ribelli.

Nel 2014 il conflitto in Siria si è radicalizzato, oltre al supporto russo sono entrati in guerra anche gli iraniani, sul fronte opposto, mentre i gruppi di rivolta hanno formato lo stato islamico. Nel 2020, la guerra ha preso una piega ancora più drammatica con l’arrivo della pandemia, oltre alle vittime di guerra si sono aggiunte  quelle causate dal Covid-19. Sono 12,8 milioni le persone che soffrono la fame, di cui 4,5 milioni di bambini. Le difese immunitarie del popolo siriano sono basse e, inoltre, è aumentato il tasso di disoccupazione. La situazione dei bambini come delle donne in Siria è a dir poco disumana, in questo decennio anche le violenze psicologiche e sessuali sono aumentate. 

Uno dei problemi principali di questa guerra è la poca informazione che viene fatta su essa in un periodo, in cui i conflitti sono aumentati in tutto il mondo. Con la pressione della guerra tra Russia-Ucraina e la presenza della NATO nel territorio italiano, la popolazione si sente in pericolo e ha paura di un attacco, la sua sensibilità di fronte al conflitto bellico è aumentata e si tende ad aiutare molto di più gli ucraini, piuttosto che i siriani.

Perché quindi ci sono guerre di serie a e di serie b? La risposta è che l’essere umano è egoista e si sente bisognoso di aiutare solo quando c’è il rischio che possa trovarsi in pericolo per lo stesso motivo. La guerra in Siria è fisicamente e culturalmente “lontana”, quella russa-ucraina è imminente ed è una novità. Tuttavia, le persone muoiono in entrambi i Paesi, ma si penserà sempre alla guerra più nuova, dove si spera che il conflitto potrà finire, lasciando però morire coloro che, altrove, chiedono aiuto da anni.

Carla Francesca Scognamiglio 

II C Q.O.Flacco