Solitudine e tormento dell’anima


Piangono le nuvole
quando sono troppo cariche,
le gocce segnano i vetri,
le lacrime bollenti mi gelano il viso.
Occhi fuggenti si perdono nel vuoto.
Una tempesta di sussulti si espande nell’oblio,
lo spettro si contorce nelle note violente,
poi si scioglie silenzioso.
Tutto diventa buio e freddo,
grovigli e avviluppi torcono le vie.
I lumi sono spenti,
le fiamme bagnate,
le ombre si assimilano nel buio.
Nascondo la testa sotto le coperte,
il cuore sotto la ragione,
lo sento ad un passo dalla rovina.
Maria Sofia Spadaro IIB Liceo classico – Istituto “G. Carducci” – Comiso (RG)