L’isola croata del Molise: in equilibrio tra due culture

In data giovedì 31 marzo 2022, si è tenuta, presso il Polo Liceale Mattioli, una conferenza riguardo una tra le minoranze più conosciute nei Paesi a Est dell’Adriatico: la minoranza croato-molisana. A parlarne è stata l’ex studentessa del Mattioli, attuale Assistente di Linguistica Italiana presso l’università di Zagabria e presidentessa dell’associazione “Agostina Piccoli” ( associazione fondata dal padre), dott.ssa Francesca Sammartino

È stato evidenziato come il sincretismo culturale tra gli abitanti della regione Molise e i Croati, giunti lungo le coste che vanno dalle Marche al Molise, non abbia portato alla soppressione di tale cultura, ma alla nascita di una nuova minoranza, con una propria lingua e di una propria identità in forte equilibrio con le culture attuali. Diversi sono i comuni che ospitano i Croato-molisani, che, tra l’altro, si trovano generalmente a una distanza di soli 30 km circa dalla sede del Liceo Mattioli, tra questi si annoverano Montemitro, Montenero e San Felice. In un ambito più generico, è possibile affermare che le minoranze, portatrici di cultura, sono talmente rilevanti per il patrimonio italiano ed estero che sono consacrate nell’art. 5 della Costituzione italiana.

Una fonte culturale è proprio la lingua parlata dai Croato-molisani, il naš jezik. Essa presenta alcune assonanze con il russo in quanto appartiene al ceppo linguistico delle lingue slave, senza contare, poi, l’influenza abbastanza visibile dell’italiano. Questa lingua non è da considerarsi un mero dialetto, in quanto ha una sua grammatica, dei propri dizionari e addirittura delle canzoni o poesie in lingua. A tal proposito, le canzoni rappresentano canti popolari o poesie musicate, tra queste Lipa Mara ‘bella ragazza’, un canto folkloristico su una ragazza in attesa del suo principe andato in guerra che non tornerà mai più. Sebbene i testi siano in naš jezik, i ritmi delle canzoni sono spesso italiani (sovente pugliesi); per non parlare poi della poesia, molto diffusa tra i Croato-molisani. Circa il 13% degli abitanti di Montemitro scrive poesie: esse incarnano il bisogno di esprimersi. Montemitro è da sempre tra i paesi più attivi culturalmente. 

Esiste, oltre alla fondazione “Agostina Piccoli”, un forum-folk denominato “Kroatarantata”. Storicamente parlando, i Croati giunsero in Italia circa 500 anni fa, quando i Turchi Ottomani, risalendo i Balcani alla conquista dell’Europa, costrinsero le popolazioni originarie di questi territori a fuggire verso l’Italia attraversando il mare. La prima presenza croata in Molise risale al 1508. Dal punto di vista religioso, invece, le popolazioni giunte in Italia in quel periodo erano praticamente, nella loro integrità, cattoliche e questo fu probabilmente uno dei motivi per i quali i Croati furono calorosamente accolti in Italia. 

Altra sorgente di equilibrio è nei cognomi che, una volta importati dalla Croazia, vengono italianizzati, magari con l’aggiunta di una vocale finale o processi linguistici più complessi. Altro elemento culturale tipico è quello delle feste. Ve ne sono diverse, e tra le più importanti possiamo ricordare la festa del Maja, durante la quale, un pupazzo, decorato con una moltitudine di fiori, simbolo della fertilità, viene trasportato per le strade; o la festa della Cappella, celebrata ogni venerdì di maggio per ricordare l’arrivo dei Croati sulle coste molisane, che si verificò proprio in un venerdì di maggio. 

di Michelangelo Grimaldi