Equilibri alimentari

Foto di Greta Di Segni

Nella tarda mattina di venerdì 1° aprile, nell’auditorium del Polo Liceale Mattioli si è tenuta una conferenza riguardo i cosiddetti “equilibri alimentari”.

 Il relatore della conferenza, Giustino Orlando, è un farmacologo del Giardino dei semplici, del dipartimento di farmacia dell’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti e Pescara.

Il relatore aveva già collaborato con alcuni ragazzi della scuola aiutandoli in un progetto, che li ha promossi a livello nazionale in una delle più importanti Università di Milano, riguardo un possibile rimedio all’uso ed abuso dell’alcool. Si tratta di uno studio nato in tempi di pandemia e che in questa occasione ha trovato una sua espressione teorica. Dopo aver più volte colloquiato telefonicamente con il professore, i ragazzi sono riusciti a mettere a punto il progetto che adesso verrà portato addirittura ad una fase europea.

Giustino Orlando, durante l’incontro, ha coinvolto i ragazzi esponendo un’idea molto particolare degli equilibri, ed ovviamente dei disequilibri che possiamo notare giornalmente in tutto quello che ci circonda.
Uno degli equilibri più importanti è quello della conoscenza. Proprio oggi su una rivista scientifica, “Science”, è stata riportata un’importantissima notizia riguardo il fatto che finalmente è stato codificato completamente il genoma umano. Sulla rivista è presente un’immagine stilizzata di un genoma che, astrattamente, presenta dei tasselli colorati rappresentanti proprio le componenti che fino ad ora mancavano nella codificazione.

Foto di Greta Di Segni

In realtà, questa importante notizia è stata in un primo momento annunciata con molte contraddizioni e poca precisione; questo è dovuto al fatto che le fonti da cui si attingono le informazioni sono spesso poco affidabili. La verità è che la scoperta che oggi è stata riportata rappresenta solo l’inizio di un lungo percorso che porterà, un giorno, a capire completamente come funziona il genoma umano.

In seguito, il relatore ha spiegato ancora più approfonditamente che la salute non è qualcosa di scontato: si tratta invece di un processo di scoperte e di utilizzo delle fonti della salute che ognuno di noi ha a propria disposizione. La salute si “crea” a partire dagli stili di vita che adottiamo noi stessi e sono proprio questi stili di vita che influenzano i nostri grandi sistemi di regolazione fisiologica (come, ad esempio, il sistema nervoso, quello endocrino e quello immunitario) e condizionano la vita emotiva ed affettiva di ognuno.

La semplice dimostrazione del desiderio di apprendere ed adottare nuovi comportamenti non basta. La “dieta”, ovvero lo stile di vita, rappresenta un fattore importante che assicura ad un individuo la giusta quantità di micro nutrienti e macro nutrienti, necessari per le varie funzioni dell’organismo.

Tra queste, frutta e verdura sono due categorie di alimenti molto importanti, poiché le sostanze contenute al loro interno hanno ruolo antiossidante e preventivo nei confronti di malattie che possono insorgere nell’uomo. Di questi tempi, è anche emerso un crescente interesse sugli effetti benefici delle diete a base vegetale, proprio per la prevenzione delle malattie croniche.

In particolare, la famosissima dieta mediterranea è uno dei modelli dietetici più descritti e valutati dalla letteratura scientifica. Essa, come tutti sappiamo, è caratterizzata dall’assunzione di frutta, verdura, noci, legumi, e soprattutto olio d’oliva, nonché da un ridotto consumo di carni rosse e cereali raffinati.

La letteratura scientifica riporta la dieta mediterranea come un approccio dietetico raccomandato per la prevenzione di molte malattie non trasmissibili. Gli effetti benefici della dieta sono correlati, in buona parte, all’elevata presenza di polifenoli, soprattutto in alimenti di origine vegetale che sono componenti chiave della dieta mediterranea.

Inoltre, molti dati disponibili e studi sulla popolazione suggeriscono che una maggiore aderenza alla dieta, riduce le patologie metaboliche e il deterioramento associato all’invecchiamento; questi dati sono stati ulteriormente supportati da una serie di studi clinici, condotti somministrando alimenti ricchi di polifenoli specifici a pazienti soggetti a rischio cardiovascolare o di neuro degenerazione, affetti da malattie metaboliche o da alcune forme di cancro.

Foto di Greta Di Segni

Attualmente i polifenoli, ed in particolare la sottoclasse dei flavonoidi, sono ritenuti sostanze nutraceutiche, poiché ricoprono un ruolo importante per il benessere dell’organismo, svolgendo attività biologiche essenziali. L’assunzione regolare di polifenoli è stata correlata ad effetti benefici sul profilo lipidico, sulla pressione sanguigna, sul metabolismo del glucosio, sull’adiposità o sui processi infiammatori; queste proprietà sono associate a loro volta ad una ridotta incidenza di malattie croniche, come le malattie cardiovascolari, il diabete di tipo II, la sindrome metabolica, le malattie neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer ed il cancro.

Sono stati presentati, durante la conferenza, anche moti altri tipi di equilibri in campo medico e biologico, ma senza dubbio quelli riportati sono gli aspetti su cui il relatore si è concentrato di più.

Per concludere, i ragazzi hanno apprezzato molto i temi dell’incontro e sono stati felici di scoprire curiosità riguardo questo particolare stile di vita, già seguito da molti!

Giorgia Smargiassi