Tra terra, spazio e cyberspazio

foto di Greta Di Segni

Nella quinta giornata dedicata al Festival della Scienza/Ad ventura gli studenti del Mattioli hanno avuto l’opportunità di seguire l’incontro “Tra terra, spazio e cyberspazio con l’ingegnere spaziale astronautico Francesco Valente. Durante la conferenza è stato chiarito il funzionamento e la differenza dei satelliti artificiali passivi e quelli attivi e spiegato come le fotografie, scattate dai satelliti, si basino su 3 tre matrici: la sovrapposizione dei colori rosso, blu e verde. L’ ingegnere ha affermato che, normalmente, un satellite che copia foto ricopre tutta la superficie terreste girando nel lasso di 5 giorni e le immagini prodotte sono di solito disponibili al pubblico come su Google Earth.

Valente ha illustrato le varie differenze dell’ intelligenza artificiale, come la Machine Learning, una tecnica usata dai computer per imparare senza l’uso esplicito di un algoritmo ma che ha bisogno di una grandissima quantità di dati per funzionare, o la Deep Learning una tecnica che usa algoritmi simili alla logica del nostro cervello. Ha evidenziato il modello della smart cities e i rispettivi pro e contro. I pro sono quelli di diminuzione dei gas serra e un miglioramento della mobilitazione nella grandi città. Google, ad esempio, è intenzionato a risolvere il problema del traffico di Roma grazie all’uso dell’intelligenza artificiale, creando semafori che funzionano in base alla quantità di traffico presente sulla strada, diminuendo così il tempo di fermata davanti al semaforo stesso. Secondo Google, se il programma funziona, potrebbe far  risparmiare tra il 10% e il 20% sul consumo di carburante. Il lancio previsto di questo programma è a giugno 2022. I contro di queste città sono le grandi quantità di informazioni necessarie per funzionare; questo potrebbe creare dei problemi per la privacy.

Il convegno è stato particolarmente formativo, soprattutto per le spiegazioni molto dettagliate e tecniche.

Cesare Puccioni