Come un peplo di sapore antico

Sono sola, ma intravvedo te!

Sono sola e mi chino su me stessa.

Sono sola, ma mi rialzo e vago, sonnambula, nell’etere.

Sono sola, ma ci sei, sempre comunque, tu…,

la tua effige mi penetra dentro e mi inebria l’anima!

Immagino di camminare lungo una strada sperduta,

deserta e silenziosa, senza compagnia,

senza anima viva.

Trovo solo un fiore per amico:

lo prendo e lo stringo forte al petto, sorbendone tutto l’odore!

Rientro a casa e sprofondo nella lettura,

in un mondo sconosciuto e misterioso.

Ma non riesco a sciogliere i nodi e i grovigli dei miei pensieri ingarbugliati,

resto sola con una storia triste e mi rendo conto che, in fondo,

anche da lassù tu sei sempre con me e mi vegli come un angelo!

Mi alzo e comincio una lunga vita immaginaria con te,

ma resto  pervasa. lo stesso dalla solitudine, che mi avviluppa completamente l’anima,

quale peplo di sapore antico, trasparente e raffinato.

Giulia Pelligra I B Liceo Classico – Istituto “G. Carducci” – Comiso (RG)