LA FORZA DELLE DONNE NELLA GUERRA TRA RUSSIA E UCRAINA

Nella notte tra il 23 e il 24 febbraio la Russia ha invaso l’Ucraina.

Ai tavoli della diplomazia di guerra si vedono solo uomini, il conflitto sembra quasi uno scontro diretto tra il presidente russo Putin e quello ucraino Zelensky.

Eppure, nonostante le apparenze, nelle dinamiche che riguardano il conflitto giocano un ruolo fondamentale le donne, diventando icone per tutto il mondo.

Al fronte si incontrano donne soldato mosse da varie ragioni: chi non vuole starsene con le mani in mano, chi segue i propri mariti.

Nella loro resistenza a Putin, hanno dimostrato coraggio nel difendere la loro patria, prendendo le armi in difesa della loro nazione, disposte a proteggere la propria identità, cultura e famiglia.

Eroina di questi tragici giorni è Marina Ovsyannikova, giornalista che ha invitato il popolo a reagire.

Durante un notiziario, non ha rinunciato a gridare il suo “stop alla guerra”, accompagnato da cartelli e annunci.

Nonostante la sua propaganda resistente, è stata interrogata e arrestata.

Impossibile non citare Olena Zelenska, first lady ucraina molto popolare sui social.

La donna, infatti, decide di comunicare su Instagram e raccontare ciò che le succede.

“Sono Olena Zelenska, sono la moglie del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sono una scrittrice e un architetto, ma sono anche sotto la minaccia di morte di Putin” scrive su un suo post pubblicato recentemente, in cui incita il popolo a combattere per la libertà.

Ruolo fondamentale svolgono ogni giorno le donne comuni, sentendo le loro case tremare, scappando nei rifugi e diventando profughe e rifugiate.

Esempio e modello da seguire è Daryna, che il giorno del suo ventunesimo compleanno è stata svegliata dalle bombe e ha deciso di aiutare i rifugiati ucraini, sperando di salvarli.

Si reputa fortunata, anche se teme di non poter rivedere più la sua città, ma nonostante ciò è felice di trovarsi tra i volontari che accolgono e aiutano i rifugiati in arrivo dall’Ucraina.

Esempi di forza e coraggio sono le donne costrette a partorire nei sotterranei delle metropolitane o degli ospedali, sotto le bombe, mettendo a rischio le vite dei propri figli.

Donne incinte uccise, ferite, violentate, impiccate, che non riescono a fuggire dalla brutale invasione. Alcune per la disperazione, vengono spinte al suicidio.

Le donne ucraine sono una forza, non mollano, combattono, cercando di portare in salvo i figli.

Le donne ucraine hanno guadagnato una voce forte nel conflitto, proteggendo le loro famiglie e il loro paese nella lotta per la libertà.

Soffrono anche loro, ma nonostante ciò, non si abbattono, dimostrando grande forza e grande coraggio per tutto il mondo.

Giovanna Inuso, 3^ Dno