Pillole di giornalismo con Giuseppe Ritucci

foto di Giovanna Borrelli
  1. Il 26 aprile, i ragazzi della redazione Mattioli’s Chronicles, del Polo Liceale Mattioli, hanno avuto l’occasione di partecipare ad un interessante incontro con il giornalista Giuseppe Ritucci, uno tra i fondatori di “Chiaro Quotidiano”.

Il meeting è cominciato con la domanda “Per quale motivo avete deciso di aderire all’iniziativa del giornalino scolastico?” Le risposte, tutte diverse tra loro, sono state riassunte in due parole chiave: passione ed interesse. Si è parlato di quanto sia importante e soddisfacente ma anche impegnativo, per un giornale scolastico come il nostro, scrivere per una piattaforma online accessibile a milioni di persone.

L’INTERVISTA

Si è entrato nel vivo della riunione approfondendo una delle tecniche giornalistiche più complesse:  l’intervista. Prima di un’intervista è fondamentale prepararsi, quindi documentarsi sull’intervistato, sull’occasione (se ci sono particolari eventi o ricorrenze), per cercare di formulare domande consone, il meno banali possibile, tali da rendere l’interlocutore soddisfatto del tempo che ci ha concesso permettendoci di conoscerlo meglio. Al fine di esercitarci e migliorare in questo ambito, Giuseppe ha predisposto una piccola attività: preparare tre domande per intervistarlo. Le domande sono state lette assieme ad altre tratte da diverse interviste della redazione e accompagnate da commenti e suggerimenti da osservare in futuro.

Durante la riunione sono emerse altre componenti fondamentali di cui il giornalista deve tener conto durante l’intervista: l’importanza dell’ascolto e l’abilità nel saper condurre il colloquio, il che comprende non essere ripetitivi e l’essere flessibili su un’eventuale scaletta prefissata come punto di partenza.

foto di Giovanna Borrelli

L’obiettivo di chi fa l’intervista deve essere quello di permettere alle persone di dire ciò che pensano e di raccontarsi, senza cercare di forzare la conversazione e indirizzarla nella direzione da noi desiderata. Bisogna mettere a proprio agio l’intervistato e creare un’ambiente empatico.

Una volta terminato il colloquio, ad attendere i giornalisti c’è la fase di editing, estremamente importante poiché è la parte in cui l’articolo prende forma.

ALCUNE DOMANDE

Alla fine dell’incontro Ritucci ha risposto alle domande poste dai ragazzi per intervistarlo.

Hai mai pensato che questa passione per la scrittura possa essere nata da un bisogno di raccontare prima te stesso e poi gli altri e quel che ti sta intorno?

La maestra delle elementari aveva organizzato un giornalino. Lei mi assegnò la mia prima intervista a tre giocatori della Vastese. Anche il mio professore delle medie mi aveva coinvolto in una sorta di giornalino. Ho ricominciato poi, finite le superiori. Perciò non credo di aver iniziato per la voglia di esternare o cose del genere. Una volta che entri nel “mood giornalistico”, ti focalizzi molto sulle cose e sui fatti, ogni tanto scrivo di argomenti che sento miei; piuttosto che scrivere di me o di quello che penso, tratto di temi che mi interessano particolarmente. Devo dire la verità, ultimamente sto amando molto poco la cronaca, preferisco la parte culturale, letteraria, le interviste, anche entrare a far parte della vita della scuola, come in questo caso, essere qui con voi. Credo che in quest’epoca storica, con un nuovo tipo di mentalità, sia necessario raccontare quello che succede prestando molta attenzione a valorizzare il positivo pur continuando a raccontare il negativo. Il giornale è qualcosa di molto razionale e raccontare e dare voce a tante cose che ci sono è uno stimolo forte.

Come mai ti sei separato da Zonalocale e hai creato il team di Chiaro Quotidiano?

E’ una di quelle cose che fanno parte dei percorsi della vita. Appena terminato il liceo ho frequentato, per un anno e mezzo, Ingegneria delle telecomunicazioni presso il Politecnico di Milano, poi ho capito che quella non era la mia strada perché avevo delle attitudini diverse. Dopo 10 anni dalla fondazione di un nuovo giornale che è partito da zero, abbiamo avuto la possibilità di crearne uno nuovo, “Chiaro Quotidiano”, che vedremo crescere con il passare del tempo. Questo rappresenta una sfida molto stimolante.

Incontro veramente illuminante quello con il giornalista Giuseppe Ritucci. Noi ragazzi della redazione lo ringraziamo per il tempo prezioso che ci ha regalato, per il vivace confronto vissuto insieme, per i diversi spunti forniti.

 

Laura Del Casale