La paternità artistica va tutelata?

“Attività svolta nell’ambito del progetto We All Say No. Il progetto, svolto da Adiconsum e Agenzia Dire, gode del patrocinio del Ministero dell’Istruzione, Ministero dell’Università e della Ricerca, ed è finanziato da EUIPO – Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale”.
 

di Giovanni Agosti e Tommaso Agostini, 1B 

E’ sempre meno inconsueto imbattersi in persone che violano il diritto d’autore, sia per una riproduzione abusiva di contenuti audio e video, sia con scopo di lucro.

Il diritto d’autore tutela i diritti di un artista riguardo alla propria opera, che essa sia di tipo letterario, cinematografico, musicale, teatrale, scientifico o creativo…ma spesso l’importanza di questa tutela viene sottovalutata.

Ci è dunque giunto spontaneo domandarci se sia un esperienza comune quella di violare il diritto d’autore o il copyright.

Ci siamo quindi recati in alcune delle aree più popolate della città metropolitana di Genova, la stazione ferroviaria di Genova Principe, Piazza De Ferrari e il parco di Nervi, per chiedere alle persone quanto ne sapessero e se avessero mai violato le leggi relative al diritto d’autore.

Abbiamo quindi  riscontrato che tra gli interrogati, la cui età è compresa tra i quindici e venticinque anni, la quasi unanime risposta riguardo alla violazione del diritto d’autore è stata affermativa. E che vi fosse stata una consequenziale trasgressione delle norme sopracitate, nonostante fossero a conoscenza dell’illegalità del loro operato.

Invece tra le persone tra i trenta e i quaranta anni, abbiamo riscontrato una maggiore variabilità delle risposte, sia nel primo che nel secondo ambito. Va notato però che chi affermava di essere a conoscenza della violazione del  diritto d’autore era spesso proprio chi ammetteva poi di aver commesso l’illecito. 

Invece la fascia di età che si è rivelata più ignorante e mal informata, riguardo a questo argomento, è sta quella tra i cinquanta e i sessanta anni.

Abbiamo quindi deciso di intervistare in modo un po’ più approfondito persone di differenti fasce d’età.

Donato ha ventun anni: l’abbiamo incontrato mentre passeggiava con il suo cane ai parchi di Nervi.

-Donato sai cos’è il diritto d’autore?

“ Sì, più per sentito dire che per conoscenze mie esatte” 

-Ti è mai capitato di craccare applicazioni dedite alla riproduzione di musica “per esempio sul tuo                        

smartphone”, oppure di fare uso di siti internet illegali per la visione di film o video.

“Sì, mi è capitato di scaricare APK per giocare in maniera gratuita, ma non ho mai craccato nessun tipo di applicazione sul mio cellulare.”

-Sai quali sono i rischi di violare il diritto d’autore o il copyright?

“Sì lo so, però so anche che molte persone, come me, hanno compiuto gli stessi illeciti e la maggior parte non è mai andata incontro ad alcuna sanzione.”

La seconda intervistata è stata Rosa, una donna sulla cinquantina, intenta ad ammirare la fontana in piazza de Ferrari.

-Rosa, ha mai sentito parlare di copyright?

“Me ne ha parlato mio figlio, che è musicista, mi sembra che con il copyright chi crea arte possa avere la sicurezza che questa non possa essere copiata da un altro.”

-Le è mai capitato di scaricare qualche film, di registrare qualche film in videocassetta o di  masterizzare qualche CD illegalmente.

“Sì, quando ero giovane mi è capitato di compiere queste azioni.”

Infine ci risponde Luigi, un uomo di sessantatré anni, che stava discutendo con un capotreno sul peggioramento delle ultime generazioni:

-Luigi secondo lei è giusto che il creatore di un determinato contenuto sia tutelato dal fatto che nessuno possa usufruire di tale contenuto, a meno che non sia per commenti o recensioni?

“No, penso che il diritto d’autore sia una tutela poco significativa per i creatori di un determinato prodotto. Anzi, secondo me è giusto poterne usufruire e sfruttarlo.”

-A sentire la sua risposta mi sorge spontanea una domanda: “Sa cos’è il diritto d’autore?”

“Sinceramente no, però non trovo sia necessario saperlo.”

Queste tre interviste sono rappresentative  della maggior parte delle risposte date dalle persone intervistate.