La voce della Notte Bianca

di Christian Giannini e Leonardo Crucioli,1B

La notte del 6 maggio il nostro liceo ha partecipato alla notte dei licei classici in cui gli alunni si esibivano attraverso i loro talenti. Quest’anno gli organizzatori sono stati proprio gli studenti, che con l’aiuto della sezione umanistica, hanno portato la cultura lontano. Tutte le attività della notte sono infatti state documentate attraverso la piattaforma web “La scuola fa notizia” e su Twitter (#Dorianotte)

 Abbiamo avuto il piacere di intervistare Giulia Corona, che si è esibita durante la serata in una trascinante rivisitazione di “I will survive” di Gloria Gaynor. Giulia è anche finalista al Genvision 22.

Perché hai deciso di cantare “I Will Survive”?

Mi piace molto la disco music e quindi ho pensato di fare qualcosa di diverso e di dare un po’ di ritmo a questa serata.

Inoltre sto cercando di uscire dalla mia “comfort zone” cantando pezzi meno recenti.

 

Quanto tempo dedichi a questa tua passione per il canto?

Io vorrei cantare tutti i giorni ma purtroppo non riesco.

Diciamo che tre giorni alla settimana li dedico al canto.

 

Hai un modello come cantante a cui ti ispiri?

Mi è sempre piaciuta molto Elisa, che ascoltavo fin da quando ero piccola perciò è sempre stata la mia ispirazione.

Recentemente mi ispiro anche a Mina e mi piacerebbe in qualche modo assomigliarle.

 

Che sensazioni provi quando sali sul palco e ti esibisci davanti al pubblico?

Quando salgo sul palco sono molto emozionata e mi agito facilmente però è questo che voglio fare nella vita e cantando mi sento subito a mio agio.

Come ci si sente a rappresentare il Liceo D’oria al Genvision?

È emozionante, penso sia una bella esperienza per me e per la scuola perché la serata del

30 maggio sarà fantastica.

Tu che hai raggiunto questo traguardo al Genvision, hai qualche consiglio per chi come te ha questa passione per il canto?

Secondo me studiare è la cosa più importante perché – spesso lo  si sottovaluta – il canto è anche tanto studio.

Consiglio anche di non tralasciare lo studio della musica, perché è molto importante conoscere le basi della teoria, e soprattutto imparare a mettersi in gioco.