TWITTER: PASSATEMPO O FUTURA ARMA?

L’avvento dei social, uno su tutti Twitter, ha portato ad un cambiamento nell’espressione delle proprie opinioni. Gran parte delle opinioni dei Tweet sono sempre estremizzate, abolendo ogni posizione intermedia. 280 caratteri, l’elemento iconico del social, secondo solo all’uccellino azzurro, rendono difficile la scrittura di un parere dettagliato e ben preciso. Twitter, volontariamente o involontariamente, incita alla realizzazione di “cinguettii” brevi e tende a rendere virali le opinioni più aggressive. Queste portano gli altri utenti ad interagire, commentando con risposte egualmente estreme e “re-twittando” ciò che l’autore del tweet ha detto. La mancanza di caratteri disponibili non permette uno sviluppo proprio della dialettica e di pensieri ricchi di sfumature.

La feature più vicina all’ampliamento del limite dei caratteri è quella dei “thread”, una serie di tweet direttamente collegati tra di loro. La possibilità di realizzare questi “fili” non è comunque abbastanza per esprimere la propria opinione in maniera articolata.

 

Molte di queste opinioni estreme, come si può notare, provengono da celebrità e figure politiche, con un tale seguito da avere conseguenze su larga scala. Basti pensare al ruolo di Twitter nella rivolta di Capitol Hill, il 6 gennaio 2021. Donald Trump, ex presidente degli Stati Uniti d’America, in seguito alla sua sconfitta alle elezioni contro l’attuale presidente Joe Biden, sfruttò la sua popolarità sulla piattaforma azzurra per incitare il popolo conservatore americano a ribellarsi e attaccare la sede del Congresso.
Le scelte di Trump lo portarono ad essere cacciato permanentemente da Twitter, confermando il vero potere del social media.

 

Un fenomeno simile è quello delle “cancellazioni”, ovvero quando una figura di spicco sociale esprime un’opinione talmente estrema che quasi tutti i suoi sostenitori le vanno contro. L’esempio più eclatante è quello dell’autrice JK Rowling. Divenuta famosa per la pluripremiata saga letteraria e cinematografica urban-fantasy di Harry Potter, si è ritrovata vittima di odio e rifiuto (a mio parere altamente giustificato) in seguito ai suoi innumerevoli e continui tweet transfobici a sostegno di Maya Forstater, che era stata licenziata in seguito ai suoi abusi verbali nei confronti di una sua collega transgender.

Le opinioni della Rowling hanno portato la Warner Bros a rimuovere il nome della scrittrice dalla campagna marketing dei futuri prodotti legati al mondo narrativo del ragazzo che è sopravvissuto.

Vedendo i precedenti, è improbabile che in futuro Twitter venga usato solo come passatempo, quindi è necessario attuare dei cambiamenti alla piattaforma. Un possibile spiraglio di speranza sembrava essere arrivato con l’acquisto di Twitter da parte del miliardario Elon Musk. Il fondatore di Tesla e SpaceX avrebbe la possibilità di fare il primo passo verso l’ampliamento delle opinioni presenti nei tweet, aumentando il numero massimo di caratteri e facendo in modo che l’algoritmo dia priorità e più visibilità a quelli più lunghi.
Ahinoi, l’ex proprietario di PayPal sembra voler dare priorità alle implementazioni di features inutili come un pulsante “Edita” e una monetizzazione dei tweet virali.

 

Federico Cogliandro VD N.O