Il 18 Maggio 2022 si è disputata la finale della 13ª edizione di Europa League, allo stadio Ramón Sánchez-Pizjuán, Siviglia, in Spagna, che ha visto affrontarsi i tedeschi dell’Enitracht Francoforte e gli scozzesi dei Glasgow Rangers.
Per entrambe le squadre non si trattava della prima finale della competizione, infatti i tedeschi avevano già trionfato, nel 1980, contro il Borussia M’Gladbach, mentre gli scozzesi avevano partecipato ad una finale, nel 2008, contro lo Zenit San Pietroburgo, ma senza successo. Per entrambi i club si trattava inoltre di un’occasione unica, poiché si trovavano in uno dei periodi più bui della loro storia. La squadra di Francoforte aveva da poco terminato il campionato di Bundesliga (Campionato Tedesco), dove ha lottato per non retrocedere, concludendo solamente all’11esimo posto, e senza riuscire ad alzare alcun tipo di trofeo. La squadra di Glasgow, invece, si era da poco ripresa da un fallimento, avvenuto il 14 giugno 2012, e che li aveva costretti a ripartire dalla quarta divisione scozzese. Da lì sono riusciti in pochi anni a ritornare in Scottish Premiership (Prima divisione del campionato scozzese), e, sotto la guida del tecnico inglese Steven Gerrard, sono riusciti anche a vincere il campionato, nel 2021. Ad essere avvincente è sopratutto il cammino delle due squadre: l’Eintracht Francoforte si era qualificato nella stagione precedente a qualificare alla competizione, e viene inserita nel Gruppo D, dove fronteggia Olympiakos, Fenerbahce e Anversa, riuscendo a passare come prima del girone con 12 punti, e accedendo di diritto agli ottavi di finale. In questo turno il sorteggio li mette contro gli spagnoli del Real Betis, una delle favorite alla vittoria finale, ma che nonostante ciò, viene eliminata dai tedeschi, con un risultato totale di 3-2 tra andata e ritorno. Passano così ai quarti, dove la loro sfortuna non cambia, e vengono estratti contro il Barcellona, uscita come terza nel girone di Champions League e vincente nei sedicesimi contro il Napoli e negli ottavi contro il Galatasaray. La gara di andata termina con il risultato di 1-1, ma è al ritorno che il Francoforte mostra il suo vero carattere, vincendo in casa degli spagnoli per 3-2, e avanzando così in semifinale. Ancora una volta vengono sorteggiati contro una delle squadre più ostiche, il West Ham United, che riescono però a battere con un netto 3-1, tra andata e ritorno, giungendo così in finale. Il cammino del Glasgow Rangers è altrettanto entusiasmante. Al contrario dei tedeschi, i Rangers si sono qualificati alla competizione dopo aver perso le qualificazione contro il Malmö, per 4-2 complessivo. Devono dunque affrontare gli spareggi di Europa League, dove vincono di misura contro gli armeni dell’Alaskert, per 1-0 complessivo. Vengono inseriti nel Girone A, con Olympique Lione, Sparta Praga e Brøndby, riuscendo a qualificarsi ai sedicesimi, grazie al secondo posto conquistato con 8 punti. Si complica da subito il cammino degli scozzesi, costretti ad affrontare il Borussia Dortmund, qualificato ai sedicesimi a causa dell’eliminazione come terza nel girone di Champions League. La squadra di Glasgow mostra però grande voglia, e passano il turno per un risultato complessivo di 6-4. Agli ottavi incontrano i serbi dello Stella Rossa, che rispediscono a casa con un 4-2 tra andata e ritorno. Dopo aver superato anche i quarti, battendo per 3-2 il Braga, affrontano in semifinale i tedeschi del RB Lipisia, squadra favorita, ma che vengono rimontati dagli scozzesi, dopo l’1-0 della gara di andata, con un netto 3-1, permettendo così l’accesso in finale. Le due squadre scendono in campo con la miglior formazione possibile, che presenta comunque assenze pesanti, come quella di Alfredo Morelos, attaccante sei Rangers, o di Martin Hinteregger, difensore del Francoforte. In campo ci sono inoltre tra i migliori giocatori della competizione, in particolare James Tavernier, terzino inglese, giocatore e capitano della squadra scozzese, e Filip Kostic, esterno serbo, stella della squadra tedesca. La finale si mostra da subito come una partita equilibrata, caratterizzata dall’assedio iniziale dell’Eintracht Francoforte, e dalle risposte in contropiede del Glasgow Rangers. La prima frazione di gioco termina a reti bianche, 0-0, ma che presenta comunque grandi occasioni, chiusure difensive, parate, tiri… Nel secondo tempo la partita entra nel vivo, con un possibile rigore per i tedeschi al 52esimo minuto, non assegnato dall’arbitro Slavko Vincic dopo un check al VAR. Dopo soli 7 minuti dall’accaduto il risultato si sblocca, e a portarsi in vantaggio sono i Rangers. Sul retro passaggio di Djibril Sow, mediano svizzero del Francoforte, il difensore Tuta scivola, regalando il pallone all’attaccante Joe Aribo, che infila il pallone il rete alle spalle del tedesco Kevin Trapp. A questo punto i tedeschi spingono sempre di più, fino al 69esimo, quando un cross basso dalla sinistra di Filip Kostic, trova la zampata dell’attaccante colombiano Rafael Borrè, che ristabilisce la partita in pari, sul risultato di 1-1. La partita arriva alla fine dei tempi regolamentari, il che significa che si giocheranno i tempi supplementari. Nei primi 15 minuti di supplementari non si presentano grandi occasioni, a differenza degli ultimi 15. La grande occasione del match si ha al 118esimo minuto, a soli 2 minuti dalla fine dei supplementari e dunque all’inizio dei rigori, quando Kamar Roofe, attaccante giamaicano dei Rangers, scappa sulla destra e serve al centro dell’area un pallone d’oro per Ryan Kent, che vede però il miracolo di Kevin Trapp, che salva la squadra tedesca dalla sconfitta. Al 121esimo l’arbitro fischia la fine dei tempi supplementari, mandando le due squadre alla roulette dei calci di rigore. I rigori vengono battuti sotto la curva dei Rangers, che sono anche i primi a battere. I primi 3 rigori di entrambe le squadre vengono segnati, ed è solo al quarto rigore degli scozzesi che si assiste al primo errore, con Aaron Ramsey, entrato appositamente per battere il rigore, che calcia centrale e se lo fa parare da Trapp. Sia il quarto rigore del Francoforte, che il quinto dei Rangers vengono segnati, e dunque il match point è nei piedi di Rafael Borre, a cui è affidata la responsabilità dell’ultimo rigore. Il colombiano va sul dischetto e calcia sotto l’angolo destro della traversa, dove McGregor, portiere degli scozzesi. non può arrivare. I rigori terminano dunque con il risultato di 6-5 e assegnando così la vittoria all’Eintracht Francoforte, che riporta a casa il trofeo dopo 42 anni dall’ultima volta, e qualificandosi per la prossima edizione della Champions League. A fine partita ci sarà inoltre un gesto di FairPlay, quando i giocatori della squadra tedesca creano un corridoio per gli scozzesi, detto “Pasillo”, con il quale si omaggia la gran prova degli avversari, il tutto condito con gli applausi di tutto lo stadio. Mario Stumpo, III A
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