Italia, paese di patrimoni Unesco e tradizioni

 

L’Italia, com’è noto, è un paese estremamente ricco di tradizioni, luoghi, persone e patrimoni diversi: una terra abitata sin dalla preistoria, durante la quale, cosa che non molti sanno, essa fu centro di sviluppo di culture differenti, non bisogna infatti pensare unicamente all’eredità lasciata dai Romani quando parliamo dell’Italia, essa non è considerata unica solo per ciò che hanno fatto i Romani, ma è stata l’epicentro, nel corso dei secoli (e millenni) di eventi, migrazioni, guerre, scoperte come mai non si era visto in nessun altro paese.

Tempio di Serapide (Pozzuoli) 

Uno dei più grandi problemi che bisogna affrontare quotidianamente oggigiorno è la vera e propria ignoranza degli Italiani riguardo la cultura del nostro paese, dettaglio non insignificante poiché quest’ultimo va a nuocere anche alla nostra stessa economia, basata in gran parte proprio sul turismo, il quale non consiste solamente nel turismo straniero, ma anche su quello da parte degli italiani che visitano il proprio Paese. È un dato di fatto che negli ultimi anni alcune attività turistiche stiano attraversando un brutto periodo dal punto di vista economico e di frequenza turistica, specialmente alcuni dei musei più piccoli e ritenuti meno importanti. A tal proposito occorre ricordare che i comuni ospitanti almeno una struttura a scopo museale sono quasi 2.400, in totale invece si contano 4.000 musei, 570 tra monumenti e complessi monumentali e 300 siti o parchi archeologici. A rinforzare questa lista c’è prima di tutto il fatto che l’Italia sia il paese, assieme alla Cina, con il maggior numero di patrimoni UNESCO ufficialmente riconosciuti: ben 55 tra monumenti, siti e parchi archeologici, beni culturali e città.

Anfiteatro Flavio (Pozzuoli)

Napoli è una delle città più importanti per quanto riguarda tutto ciò: essa trattiene innumerevoli patrimoni e tradizioni, per non parlare del cibo, per il quale è famosa in tutto il mondo, a volte infatti alla gente non sembra importare altro, mangiare, spesso trascurando l’immensità delle tradizioni e delle ricchezze culturali presenti in questa città. Una cosa importante da dire è che sia tra i comuni che gli abitanti non c’è molta aria di rinnovamento, infatti ci sono molte località che vengono ridicolmente abbandonate al proprio destino. Un esempio di ciò possono essere alcune località archeologiche a Pozzuoli, a Napoli nella zona di Fuorigrotta ed in periferia della città. Dunque possiamo dire che non c’è molta volontà di valorizzare il proprio patrimonio, attitudine ampiamente nociva alla nostra economia specialmente negli ultimi tempi in cui l’epidemia di Covid ha fatto andare in rosso i ristoratori ed ovviamente tutti i luoghi di interesse. Considerando che l’Italia è uno dei paesi più visitati dagli stranieri  la grave perdita economica è solo una conseguenza di ciò.

Resti del Teatro Romano di Aosta

Nonostante tutto, c’è anche speranza, la speranza riposta nei giovani che ogni giorno svolgono ruoli importanti nell’ambito del turismo in qualità di volontari, una tendenza che negli anni è fortunatamente rimasta costante, i problemi ricorrenti rimangono comunque la mancanza di fondi per mantenere monumenti e luoghi d’interesse ed il loro progressivo abbandono. La conclusione a cui arriviamo è che ci sia urgente bisogno di rendere gli abitanti consapevoli del loro patrimonio, cosa che non sembra essere molto scontata negli ultimi anni.

Anfiteatro romano di Lecce

Giuseppe Valteroni, III A