Cyberbullismo, la piaga telematica

Il cyberbullismo è una forma di violenza messa in atto da una o più persone nei confronti di una vittima. Avviene tramite tecnologie digitali e per essere tale occorre che sia prolungata nel tempo. Questo fenomeno interessa ragazzi di ogni età e genere, ma ci sono differenze o somiglianze con il più comune bullismo? 

La prima evidente disuguaglianza fra i due fenomeni è riscontrabile nel luogo dove avvengono tali eventi; nel caso del bullismo, l’aggressione fisica o psicologica avviene in un luogo reale, “faccia a faccia”. Il cyberbullismo, invece, si diffonde in internet, soprattutto sui social. Non cambia invece la violenza verbale che colpisce la vittima. In quest’ultimo caso, addirittura, le parole possono avere un’accezione ancora più pesante, data la sicurezza del sentirsi “protetti” dietro lo schermo di un dispositivo.

Un’altra grande domanda che ci si pone sempre più è; Qual è dunque il più pericoloso? Se da un lato entrambi sono problemi seri e da non sottovalutare, dall’altro, l’attacco fatto dal cyberbullo essendo più virale e con una velocità di propagazione imparagonabile rispetto all’altro fa del cyberbullismo una piaga più problematica e pericolosa.

È doveroso ribadire che entrambi i fenomeni sono sullo stesso livello di importanza e nessuno dei due deve essere sottovalutato, per questo, bisognerebbe istruire i bambini sin da piccoli a parlare con i propri genitori di qualsiasi problema con i coetanei, dato che le conseguenze potrebbero aggravarsi nel corso della crescita, e portare a problematiche a volte irreparabili.


Roberto Lazzaro, III A