L’amore non è possesso

Inizialmente, possiamo pensare che stare con qualcuno e possederlo siano correlati tra loro. In  realtà, c’è un vero è proprio abisso tra questi due concetti.

Amare significa poter contare  su quella persona così speciale che ci sta accanto senza che lei si senta obbligata a starci vicino.  Amiamo e desideriamo quella persona, ma allo stesso tempo sappiamo che è libera. Spesso, il  possesso viene scaturito dall’insicurezza, la paura di non essere abbastanza finendo di far sentire  l’altra persona in gabbia per paura di perderla. Molto frequentemente però il possesso si  trasforma in qualcosa di molto più complesso, come il maltrattamento fisico e psicologico  presente in tante relazioni. Nei maggiori dei casi è la donna a dover subire questi maltrattamenti.  Infatti nel brano della scrittrice Dacia Mariani “ Un falso amore porta alla violenza” parla che già in  passato, fin dall’antica grecia la donna è sempre stata considerata inferiore. non poteva godere di  alcun diritto e il suo compito era esclusivamente quello di occuparsi della vita domestica. La  donna è sempre stata vista come una schiava priva di poteri e con capacità mentali inferiori a  quelle dell’uomo. Anche in antichità l’amore era un possesso, ma non veniva preso nessun  provvedimento in caso di violenze. Per secoli le donne hanno dovuto lottare per avere diritti e per  essere trattate con rispetto. Questa situazione è cambiata solamente qualche decennio fa e  purtroppo ancora ad oggi non in tutti i paesi del mondo le donne sono riuscite ad avere diritti pari  a quelli degli uomini. Anche per quanto riguarda violenze e femminicidi ci sono state delle svolte  significative, infatti entrambi i reati hanno una pena giuridica. Ci sono stati molti scrittori a far  presente nei loro racconti o poesie la situazione di inferiorità della donna e le violenze nei  confronti di esse, ad esempio il testo dello scrittore Federico Baccamo “Non è Amore” dove nel  testo un ragazzo reagisce in modo aggressivo quando la sua ragazza si rifiuta di mostrargli il suo  telefono quasi ad arrivare a maltrattarla, ma la ragazza si ribella e lo caccia di casa. Un altro  esempio potrebbe essere il dialogo teatrale di Spiro Scimone “Un uomo violento” in questo  dialogo i personaggi rappresentano i rapporti di dominio tra i sessi; la donna in posizione di  inferiorità mentre l’uomo si sente legittimato ad essere aggressivo e infedele. Secondo Syusy Blady, invece,le società matriarcali sono quelle che riusciranno a differenza delle altre a rispettare  la natura e soprattutto la donna. Infatti, in quel periodo non ci fu nessun tipo di violenza ma fu un  periodo di stabilità. Spero che al più presto, la nostra società possa evolversi, abolendo ogni tipo  di violenza contro le donne e giungere finalmente ad avere la parità di diritti tra uomo e donna.

Roberta Nasti, III A