“MACERIE PRIME”, libro di Zerocalcare

 In “macerie prime” Zerocalcare è un giovane che ha  una discreta fama per merito dei suoi fumetti,  piuttosto apprezzati. Un giorno incontra un gruppo di vecchi amici, in occasione del matrimonio di uno di loro. Il protagonista ha una serie di telefonate per impegni di lavoro, per la maggior parte eventi e pubblicità. Zerocalcare non riesce a rifiutare nessun lavoro per via del suo subconscio, rappresentato sotto forma di armadillo, e dei suoi forti sensi di colpa che gli fanno apparire ogni possibile rifiuto come un tradimento, tanto che accetta anche un progetto sulle seconde generazioni, un bando organizzato dai suoi amici di vecchia data, mettendo a disposizione casa sua, l’ultima cosa che avrebbe voluto. Durante il progetto, riaffiorano alla memoria gli anni passati di ognuno, con la descrizione di tutti i personaggi. Il libro si conclude con un vero e proprio esaurimento del protagonista che abbandona l’idea del bando e fa uscire tutti dalla sua casa. Alla fine si vede un metaforico cambio di subconscio, un subconscio più forte e con idee opposte a quelle dell’armadillo, un subconscio sotto forma di panda.

Le parti più interessanti di questo fumetto sono sicuramente le descrizioni e narrazioni del passato di Zerocalcare e dei suoi amici, perchè permettono, anche nel caso in cui non si conoscano gli altri libri dell’autore, di capire la situazione e il tipo di persona che  ognuno era stato e, quindi, di poter capire e apprezzare meglio il libro. Uno dei personaggi principali è Cinghiale, l’amico di Calcare che si doveva sposare e che dopo una vita da menefreghista a fare quello che voleva si ritrova con una moglie ed è prossimo a diventare papà e, quindi, a cambiare totalmente modo di vivere.

Dato il linguaggio giovanile o comunque un italiano semplice, inoltre, risulta piacevole e leggera la lettura del libro, facilmente comprensibile.

Giuseppe Saldamarco, III C