CAMBIARE SI PUO’

Ad oggi i problemi legati al nostro ecosistema, sono dei problemi di dimensioni cosmiche quasi considerati impossibili da arrestare. Ciò che stiamo vedendo, quello che sta capitando è tutto sbagliato, pensare solamente che sia giunta la fine di un’era non ancora determinata dalla fine del processo ci fa paura. Se per un attimo l’uomo mettesse da parte il suo egocentrismo, l’egoismo e l’attaccamento alle cose materiali, capirebbe che tutto ciò per lui o da lui considerato giusto per sé stesso sta distruggendo l’intera umanità. La creazione di autostrade, bus, auto, fabbriche chimiche, industrie petrolifere hanno portato nel corso degli anni allo sviluppo di malattie mortali, a causa dell’uso di agenti inquinanti causando un danno in primis per noi e successivamente per la cosa più cara che abbiamo. Bisognerebbe immaginare il mondo come una sfera, la sfera in quanto forma geometrica è delimitata da una circonferenza e all’interno essa racchiude infiniti punti. Ora immaginiamo di essere noi questi punti con le nostre idee rese concrete, e di avere la responsabilità che la circonferenza non alteri la sua forma, come potremmo continuare ancora ad immettere tutto ciò che ci passa per la testa, senza disastri? Eppure l’immaginazione non arresta gli uomini. In un tempo ormai troppo lontano, non c’era questo scenario di vita, gli uomini lottavano per le cose sbagliate rendendole giuste, credendoci davvero, avevano speranza. Oggi gli uomini sono vuoti, non hanno fede, non hanno speranza, sono accecati dall’avidità parlano al popolo come se questo fosse ignorante e non capisse che le loro parole servono solo ad evitare l’inevitabile. Ci credono stupidi, ci fanno schiavi dei loro desideri, ci ammagliano con le loro frasi. Vogliono da noi l’unica cosa che da loro stessi non hanno un appoggio, per sentirsi grati, per sentirsi padroni di un mondo con gli appartiene. Ma svegliatevi aprite gli occhi non siate così ipocriti, guardate cosa avete creato, per l’incapacità degli uomini di ribellarsi a chi loro reputano superiore, avete risvegliato la natura, una natura stanca di essere ferita dalle vostre armi, stanca di essere calpestata da uomini indegni. Avete alterato in maniera definitiva quella circonferenza e non sarete in grado di contenere la forza di una natura stanca. Non l’avete ascoltata né apprezzata ma nonostante il vostro più grande fallimento, ad oggi continuate a parlare di tasse, problemi economici e finanziari. Credete che la ricchezza delle vostre tasche salverà il mondo? Mi dispiace ricordarvi miei cari uomini, che con i soldi potete comprarvi tutto tranne il tempo e la salute, e voi di tempo e salute all’intero pianeta ne avete tolto fin troppo. Quindi grazie perché così come afferma una ragazza della mia età come Greta Thunberg, che lotta per far sopravvivere l’ecosistema, ci avete tolto la possibilità di scoprire cosa c’è ai confini del mondo e ci avete privato dei nostri sogni. Cambiate che forse la fine non è poi così vicina.

Ludovica Falsaperla 4A