Villa Frutteto, un bene culturale in abbandono

Percorrendo via San Rocco e oltrepassando il Polo Liceale Mattioli, è possibile ammirare, sulla destra, Villa Frutteto  in tutta la sua maestosità.

La costruzione venne realizzata da Diego d’Avalos dopo il 1646, in una zona dalla quale si potesse godere di un meraviglioso paesaggio. Diventò un casino, luogo dedito al divertimento, talvolta a momenti di dissolutezza e persino salotti letterari; si danzava, si giocava d’azzardo e si disquisiva di diversi argomenti.

Cesare Michelangelo d’Avalos

La storia vuole che in questo edificio il Marchese Cesare Michelangelo d’Avalos ricevette il Principe Fabrizio Colonna nell’ottobre del 1723.  Al Marchese era stato affidato, da parte dell’imperatore Carlo VI, il ruolo di consegnare il titolo del Toson d’oro al gran conestabile del Regno di Napoli, Colonna.

Il casino settecentesco, ad oggi è sottoposto al vincolo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio.

La struttura attualmente riversa in condizioni a dir poco pessime, la villa cade a pezzi e sembra che la stessa natura che prima circondava l’architettura rendendola unica, ora si stia reimpossessando del territorio, dal memento che si possono osservare parti di vegetazione fuoriuscire dal tetto. E’ per questo che necessita urgentemente di un intervento di restauro, prima che diventi una casa fantasma irrecuperabile.

Nel frattempo, nonostante le sue “ferite”, Villa Frutteto continua ad affascinare studenti e passanti, che si interrogano sulla sua storia e sperano che un giorno possa tornare al suo antico splendore.  

 

Laura Del Casale