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Vittime di violenza: al Liceo D’Oria il rinnovo del Protocollo inRete

di Matteo Barcella, Samuele Bozzo, Vittoria Cappeddu, Gabriele Coli, Luca Moresco, Marta Uva, 2B

Un protocollo contro la violenza per far emergere il sommerso; perché non c’è bene più prezioso della vita. 

La rappresentazione dell’ “Alcesti” di Euripide nell’Aula magna del liceo

In Aula Magna la tragedia di Alcesti, messa in scena dagli alunni del Liceo D’Oria, nell’ambito del  Progetto Siracusa, porta gli sguardi dei partecipanti al Convegno a vivere il momento in cui una donna sceglie di sacrificarsi per un amore che non merita un gesto così estremo.

Così le istituzioni, riunite oggi, hanno portato l’attenzione sulla necessità di sensibilizzare i giovani al riconoscimento dei problemi derivanti dalla violenza su donne, minori, anziani e disabili. Dopo un breve intervento e ringraziamento da parte dei rappresentanti istituzionali, hanno preso la parola i firmatari del Protocollo promosso dalla Prefettura e sottoscritto da Magistratura e forze dell’Ordine, Regione, Città Metropolitana, Comuni, Anci, Alisa, Asl liguri, Università di Genova , Ufficio scolastico regionale e Ospedali della Liguria.

Il primo intervento del Procuratore Aggiunto presso la Procura della Repubblica di Genova, Ranieri Miniati, verte  sull’importanza della tempestività di azione delle Forze Giudiziarie, già sancito nel cosiddetto codice rosso e sulle azioni penali previste nei confronti di chi è artefice di violenza.

Avrà un ruolo fondamentale A.Li.sa che grazie a percorsi dedicati alle vittime di violenza, una volta denunciato quanto accaduto al triage del Pronto Soccorso, offrirà un piano psicologico e terapeutico completo, fino al reinserimento nell’ambito socio-lavorativo. E ciò – aggiunge Paolo Cremonesi, Direttore del pronto Soccorso del Galliera e Referente nazionale del Piano Strategico Nazionale antiviolenza – avverrà grazie ad un organico preparato e specializzato ad accogliere e trattare il problema.

Gli aumenti esponenziali di accessi al Pronto Soccorso- sottolineano i rappresentanti A.Li.sa.- non sono direttamente proporzionali alle denunce, in quanto la violenza psicologica esercitata sul subente ne impedisce l’esposizione. Spesso però- ricorda il Procuratore presso il Tribunale dei Minorenni Tiziana Paolillo- a mettere in luce quanto accaduto  sono i minori, primi osservatori della violenza,  facendo ricorso alle istituzioni a loro disposizione.

Ed è qui che entra in gioco la scuola. E’ a scuola infatti – sottolinea Alessandro Clavarino, Direttore dell’Ufficio scolastico provinciale – che si imparano l’affettività e il rispetto dell’altro. 

“Perché non c’è bene più prezioso della vita” : Alcesti deve vivere

Nella trasposizione della tragedia euripidea, dopo quella che viene definita una “fatica”, Eracle riporta dalle Case di Ade al mondo umano Alcesti, che si era immolata per salvare il marito Admeto. Alcesti torna però sotto forma di spettro.

Firma del Protocollo inRete
  Le  firme apposte al  Protocollo inRete 

Il rinnovo del Protocollo e i diversi articoli contenenti le finalità prefissate, non solo attraverso la piena coesione delle Istituzioni, ma anche grazie all’abbinamento di sensibilizzazione e azione, cercano in tutti i modi di rendere un ostacolo da scavalcare quello che è oggi un problema assai diffuso e grave, come testimoniano i dati, 

La firma avvenuta nell’Aula Magna Di Meglio del Liceo  D’Oria fa sperare che proprio gli studenti,  i cittadini del futuro, siano i primi a farsi parte  attiva dei valori difesi dal Protocollo. 

Non senza difficoltà e non senza spirito di resilienza ci si deve prefiggere di vedere l’amata Alcesti continuare a vivere, in carne ed ossa.