La cultura

«Cultura significa misura, ponderatezza, circospezione: valutare tutti gli argomenti prima di pronunciarsi, controllare tutte le testimonianze prima di decidere, e non pronunciarsi e non decidere mai a guisa di oracolo dal quale dipenda, in modo irrevocabile, una scelta perentoria e definitiva» (Norberto Bobbio).
Trovo giustissima questa definizione e penso che sia assolutamente attuale siccome, come dice la definizione, prima di pronunciarsi c’è bisogno di valutare tutti gli argomenti come giusto che sia perché per chiedere qualcosa, per mettersi in gioco é necessario fare queste cose con cognizione di causa. Difatti pochissimo tempo fa mi é capitata una situazione del genere perché non ho valutato bene quello che stavo facendo finendo poi per darmi la zappa sui piedi, quindi ritorno con il dire che sapere cosa si stia facendo prima di parlare, di chiedere sia importantissimo per la quotidianità, sia per cose di minore importanza, sia per cosa di maggiore importanza.
Io penso che la cultura rispetto agli anni passati sia un concetto che ha subito molte innovazioni: per esempio negli anni passati, il termine cultura era, e anche tuttora, sinonimo di conoscenza di quanto contenuto nei libri; vi é quindi la tendenza a considerare persone colte solo coloro che hanno letto molti libri. La differenza che prima citavo rispetto agli anni passati é che ormai in un’epoca così avanzata, tecnologica e digitale non ci si deve fermare a denominare una persona colta solo perché legge libri. In una società come la nostra, ormai la cultura non si identifica esclusivamente con le tradizioni scritte, ma con le nuove tecnologie multimediali; per questo, i grandi mezzi di comunicazione, come televisione, radio, internet, sono responsabili della cultura di massa. Inoltre cultura é anche il modo in cui vive e pensa la gente di un gruppo di persone, per esempio se noi apparteniamo ad una famiglia e ad un territorio, e se questo territorio é lo stesso nel quale sono nati i nostri genitori e i nostri nonni abbiamo persone vicino a noi che hanno appunto culture uguali alle nostre come ad esempio: il cibo, la lingua, il vestiario ecc…
Secondo me, una persona colta non é colui che specializzandosi in un determinato ramo del sapere, nel suo linguaggio quotidiano utilizza termini difficili, quindi un linguaggio colto, ma è colui che interagisce con la praticità del vivere quotidiano, e che quindi sa affrontare situazioni scomode in maniera razionale. Penso inoltre che la cultura non debba essere l’unica qualità in base alla quale si deve giudicare una persona. Cultura secondo me é anche essere diciamo aperti alla vita e a tutte le novità che si presentano nel corso di essa, ovviamente sempre con cognizione di causa, perché anche come insegnatoci dalla storia essere chiusi verso il mondo esterno porterà inevitabilmente dei danni. Perciò é importante possedere una cultura, e ricordiamo che non è mai tardi per imparare qualcosa di nuovo e sviluppare la capacità di adattarsi al cambiamento.