In Europa per crescere

Erasmus+ In Europe to grow up: dieci docenti del Polo liceale “Raffaele Mattioli” a Dublino per la formazione

Sono più di trent’anni che il programma Erasmus Plus, comprendendo per semplicità i programmi europei della stessa natura che lo hanno preceduto, nutre l’anima della cittadinanza europea sostanziando, attraverso il confronto, la progressiva crescita di questo valore identitario che si consolida attraverso l’entusiasmo dei giovani che nelle varie fasi del loro curriculum di studi, dalla scuola primaria ai percorsi successivi all’educazione terziaria, svolgono progetti formativi nei Paesi dell’Unione, rafforzando così un sentimento comune di appartenenza all’Europa insieme alle competenze cognitive e non cognitive, le cosiddette life skills.

Grazie alla lungimiranza della Dirigente M. G. Angelini, nel Polo liceale “Mattioli” l’Erasmus +, con tutte le opportunità che la parola sottende, è una tradizione consolidata che si incrementa progressivamente vedendo ogni anno coinvolti sempre più alunni e docenti in progetti mirati a proporre il proprio contributo e a recepire gli apporti dei partner europei con cui si condivide un percorso di ricerca finalizzato; basti pensare che in questo momento al Polo liceale sono attivi ben sette progetti europei. A questo proposito non si può tacere il rilievo del lavoro profuso con continuità e determinazione adamantina dalla Prof.ssa Carla Orsatti, coordinatrice storica delle progettualità Erasmus + del “Mattioli”.

D’altro canto l’ Erasmus + ha anche un volto legato specificamente alla professionalità dei docenti che sono chiamati dalla governance nazionale ed europea, pur nella valorizzazione delle specificità, a raccordare orizzonti, visioni, prospettive e percorsi formativi che, negli ultimi anni, hanno virato con energia verso l’innovazione metodologica. Supportare le competenze del personale della scuola, ampliare la conoscenza delle politiche e delle pratiche educative dell’U.E., innescare cambiamenti in termini di innovazione e internazionalizzazione, promuovere la mobilità degli staff dell’educazione per accrescerne le opportunità di sviluppo professionale e la motivazione sono tra le finalità specificamente formulate dall’Europa per il settennato 2021-2027.

Il “Mattioli” ci crede! Infatti le immagini parlano di In Europe to grow up, un progetto di formazione linguistica e aggiornamento metodologico che ha incanalato la volontà di crescita di dieci docenti delle più svariate discipline: G. Addeo, M. Bellano, S. Calvano, S. D’Angelo, M. Di Brigida, F. Di Laudo, N. Di Pietro, M. Pasquini, C. Orsatti, M. Sarchione, che dal 22 al 26 agosto hanno frequentato un corso di formazione di lingua inglese commisurato per ciascuno al livello linguistico di partenza o, nel caso dei docenti di lingua, di perfezionamento e aggiornamento sulla metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning) presso l’ATC Languages Schools di Dublino. Naturalmente essi hanno avuto occasione di confronto con colleghi europei, ma anche con ragazzi e con professionisti di altri settori anch’essi impegnati nell’aggiornamento linguistico, con cui hanno condiviso occasioni di scoperta delle peculiarità artistiche e culturali di Dublino, dal Trinity College agli spettacoli di danze irlandesi, dai Musei a Kilmainham Gaol, e degli splendidi scenari ambientali dell’Irlanda come le iconiche Kliff of Moher.

L’Erasmus, come la Dirigente Angelini ama ricordare sempre ai suoi docenti, non è appannaggio di quanti si sentono già a loro agio nello scambio linguistico nella lingua veicolare, bensì di tutti i docenti, i quali, chiaramente, si sentono spronati a perfezionare, rinforzare o anche solo a iniziare la costruzione della loro competenza comunicativa in lingua inglese.

Le dieci borse di studio erogate sono solo una prima occasione a cui seguiranno altre per coinvolgere le alte professionalità del “Mattioli” che non vedono mai sopirsi l’entusiasmo di crescere verso l’Europa per l’Europa, infatti le politiche educative si indirizzano con sempre maggiore concretezza a percorsi raccordati con gli altri Paesi dell’Unione perché comuni sono i bisogni formativi da soddisfare dei giovani cittadini affinché si sentano liberi ed in grado di guardare al loro futuro nella Nazione Europea.

Se la storia è etimologicamente narrazione di ciò che si è visto con ì propri occhi e l’esperienza è il frutto del sapere agito, questa esperienza accresce la storia del “Mattioli”, sempre attratto da nuove opportunità da vivere per arricchirsi a beneficio dei propri discenti, nella convinzione incrollabile che la formazione continua e dagli ampi orizzonti sia il fattore strategico della crescita individuale e collettiva nonché dello sviluppo sociale ed economico del Paese e dell’U.E. .

                       

                                                                                                        di   Marilena Pasquini