Perché le volpi hanno la punta della coda bianca?

Tanto tempo fa c’era una volpe tutta bianca a cui piaceva molto pitturare.

Un giorno finì la sua tempera e, dato che l’unico scoiattolo che la vendeva  era andato via, non la poteva più comprare. A quel punto pensò a come se la procurava lo scoiattolo; pensò, pensò e pensò, finché non le venne in mente. Lo scoiattolo la rubava dalla fabbrica di colori presente in quella zona! Lui, però, era piccolo e furtivo, mentre lei era grossa, ma andò lo stesso…

Una volta dentro, vide dei grossi barili pieni di tempera ma, quando stava per prenderne un po’, un operaio la vide, e lei, in preda al terrore, senza volerlo cadde dentro al barile con la tempera arancione: l’operaio la afferrò per la coda e la volpe uscì tutta arancione, tranne la punta della coda.

La volpe riuscì a divincolarsi e a scappare, tornò alla sua tana e provò a lavarsi; purtroppo il colore non andò via, perché era indelebile, cosi da quel giorno le volpi ebbero per sempre la punta della coda bianca.

Ismael Matteo Minteh, I D

Un tempo le volpi avevano il manto tutto rosso.

Un giorno d’autunno una volpe e i suoi cuccioli andarono a fare una passeggiata nel bosco. L’ aria era fresca e  gli uccellini canticchiavano felici sui rami degli alberi, i cuccioli intanto si rincorrevano saltellando dietro la mamma. Dopo un po’ la madre si stancò e si mise sotto un albero a riposare. Ad un tratto i piccoli notarono dei movimenti tra i cespugli: curiosi, andarono a guardare e quando scoprirono che c’era un coniglio si misero a rincorrerlo, finché si persero nel bosco…

Quando la mamma si svegliò e non vide i suoi piccoli incominciò a cercarli in lungo e in largo, ma di loro non c’era più traccia. Il manto dei cuccioli, infatti, si mimetizzava con le foglie cadute.

Mamma volpe si mise a piangere disperatamente, finché lo spirito della foresta la sentì e fu molto dispiaciuto e commosso, così decise di fare risplendere di un bianco brillante la punta della coda dei suoi piccolini.

La mamma, mentre piangeva, notò la luce della punta della coda bianca dei suoi piccoli e li trovò immediatamente. E fu così che da quel giorno la punta della coda bianca si tramandò tra le volpi di generazione in generazione, fino ad oggi.

Matteo Pizzo, I D