La leggenda di Mary King’s Close 

Sotto la Old Town, nella storica zona della Città Vecchia di Edimburgo, in Scozia, è stato scoperto un labirinto sotterraneo di strade e abitazioni dove, si racconta, si verificano strani fenomeni e si rilevano presenze inquietanti.

Il Mary King’s Close è uno dei vicoli che si trovano al di sotto degli edifici dell’Old Town. Venne chiuso nel XVIII secolo, durante la costruzione del Royal Exchange (la Camera di Commercio), per fare da sostegno al nuovo edificio, e da allora è rimasto praticamente intatto. Anche se oggi è disabitato, la gente ha vissuto e ha lavorato lì per lungo tempo: l’ultimo occupante è stato mandato via forzatamente nel 1902.

Da sempre su questo luogo si raccontano storie di fantasmi. Attualmente è possibile esplorare il Mary King’s Close tramite guide che conducono i visitatori alla sua scoperta, ma bisogna fare attenzione durante il tour, dietro ogni angolo possono nascondersi rivelazioni e sorprese.

Qual è la vera storia del Mary King’s Close?

 close sono gli stretti vicoli tipici del centro di Edimburgo. Queste strade erano densamente popolate e oltre alle abitazioni vi si trovavano numerose attività commerciali, sia legali che illegali. Mary King era una donna d’affari che possedeva alcune proprietà all’interno del close che oggi porta il suo nome.

Nel 1645 a Edimburgo vi fu una grave epidemia di peste bubbonica, e il Mary King’s Close fu uno dei quartieri più colpiti dal morbo. La leggenda racconta che gli accessi al vicolo furono chiusi e che gli abitanti vennero lasciati al loro destino o murati vivi dentro le case. Da allora gli spettri di quegli sventurati infestano gli edifici.

Passata la pestilenza il vicolo tornò lentamente alla normalità, ma nel XVIII secolo si decise di costruire il Royal Exchange proprio lì. In quella zona la pendenza del terreno era abbastanza pronunciata, così le case che si trovavano più in alto furono demolite, mentre quelle più in basso furono sepolte intatte per essere sfruttate come fondamenta. 

Il Mary King’s Close, nonostante fosse diventato un ambiente sotterraneo, continuò ad essere abitato ancora per molto tempo. Dopo che l’ultimo occupante se ne andò, all’inizio del XX secolo, il quartiere rimase abbandonato e chiuso al pubblico.

Nel 2003 venne riaperto come sito storico e turistico, e così una parte importante della storia di Edimburgo è potuta finalmente tornare alla luce. C’è chi racconta di aver sentito risate, pianti e lamenti delle vittime; chi afferma di aver addirittura incontrato il fantasma di  Mary King Close. Altri visitatori dichiarano che, una volta entrati, presenze spettrali impediscono loro di uscire; altri ancora che sentono piangere una bambina, sconsolata per aver perso la sua bambola. Molti turisti portano bambole, caramelle o giochi per consolarla e farla smettere di vagare fra i vicoli.

 

Hiba Nadir