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LA METEOROLOGIA TRA IERI E OGGI, DA UNGA BUNGA A CLICK TICK

Milo Azzoppardi, della classe II QL, Liceo Scientifico delle Scienze Applicate Quadriennale “A. Ruiz” di Augusta, ironizza simpaticamente sul rapporto uomo-meteo dalla notte dei tempi ad oggi.

DALL’ALBA DEI TEMPI ALL’ALBA DI SABATO 23

 Il tempo, l’unico a sapere se il giorno dopo sarebbe stato soleggiato era lo sciamano che osservava gli uccelli e sventrava vive le donne vergini.

Lo seguirà qualche secolo dopo lo scienziato laureato in 5 università diverse che osserva le nuvole dal lato opposto del pianeta e ha un margine di errore del 50%.

Oggi invece sia lo sciamano che lo scienziato possono prendere il loro telefono,  aprire l’applicazione del meteo e controllare l’umidità, la temperatura, le precipitazioni e il vento del sabato successivo alle 15:24  e 8 volte su 10 le previsioni saranno esatte (e senza sacrifici umani necessari!).

GRIGIO DI SERA, NIENTE MONGOLFIERA

Molto bello e interessante, ma in fin dei conti a chi importa se domani ci saranno nuvole dirette verso sud-est? In realtà molte persone, gruppi e corporazioni possono trarre vantaggio da ciò.

Ad esempio, nonna Concetta deve fare un picnic con i suoi ventitré nipotini: allora Peppino, Franchino, Rosina e Rosetta le spiegano come aprire l’applicazione e vedere che tempo farà domani mattina.

E NON SOLO!

Anche Ita Airwaysv controlla,  con dispositivi  precisi e costosi, in una parola  certi,  ritardi nel tragitto dell’aereo partito da Catania diretto verso Roma che dovrà evitare una tempesta che infuria su Napoli, che non potrà attraversare perché l’airbus potrebbe disintegrarsi anche sfiorando l’ala di una farfalla che ha perso il senso dell’altitudine.

Oppure Bruno C., studente della seconda QE. Controlla più volte l’applicazione del meteo, anche se per motivi ben diversi: non ha studiato per la verifica di tecnologia perché pensa che ci sarà un temporale il giorno del test, e spera quindi in un’allerta rossa, assistendo a macumba propiziatorie.

Infine Gaetano B, pilota dell’aeronautica militare, chiede un rapporto contenente possibili cambiamenti di direzione del vento (che riceverà in pochi minuti) per poter calibrare con precisione i suoi altrettanto precisi missili aria-aria METEOR.

 

MA, CHISSÀ COME MAI, QUELLO DELLO SCIAMANO È TUTTORA UN LAVORO BEN PAGATO

Eppure c’è chi ancora crede nei detti dello sciamano che dice “quando il tempo muta, la bestia starnuta” o  “aria bassa, bel tempo non passa”.

Infatti, nonna Concetta ha deciso di ignorare la modernità e abbracciare la tradizione, e ora i panini dei suoi nipotini sono tutti bagnati e lei si ritrova a mangiare sotto la pioggia, così come Bruno che ha  deciso di credere nelle macumbe e non ripassare, solo perché gli faceva più comodo. Ma perché?

La risposta è più facile del previsto: molte di queste persone, forse tradite da quelle 2 volte su 10 hanno abbandonato la tecnologia, finendo per credere nelle superstizioni, semplicemente perché queste ultime soddisfano l’istinto umano più che la realtà matematica.

Milo Azzoppardi II QL