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Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Stamattina i ragazzi della “Marino Guarano” hanno manifestato il loro disappunto contro violenze e femminicidi. E lo hanno fatto con contenuti espressivi ed artistici, ritraenti  immagini simbolo (scarpette rosse) e  slogan inneggianti la non violenza. Le piante rosse hanno decorato i locali della scuola. 

Una data non casuale quella scelta dall’ONU dal 1999 come Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Una storia che ha inizio più di 60 anni fa che vede protagoniste tre sorelle, Patria Mercedes, María Argentina Minerva e Antonia María Teresa MIRABAL, tre donne dominicane che ebbero il coraggio di ribellarsi alla dittatura di Rafael Leónidas Trujillo.

Dopo essere state incarcerate, costrette ai lavori forzati, senza che il potere riuscisse minimamente a scalfire le loro convinzioni politiche e il loro desiderio di lotta contro i soprusi e le ingiustizie, il 25 novembre 1960 il dittatore ne ordina l’uccisione. Patria, Minerva e Maria Teresa vengono fatte salire con l’inganno su una jeep che avrebbe dovuto portarle ad incontrare i loro mariti ancora detenuti. Il mezzo è fermato dai servizi segreti di Truijllo  e le tre donne vengono fatte scendere e condotte in una piantagione di zucchero dove vengono uccise a bastonate. Infine le vittime vengono ricollocate all’interno del veicolo che viene fatto precipitare in un dirupo per simularne il decesso per incidente stradale. E’ chiaro per tutti che si è trattato di un’imboscata del regime e l’ipotesi dell’incidente stradale non trova alcun credito. Anzi, l’efferato omicidio delle tre sorelle solleva una forte reazione di popolo contro Truijllo che, ancora una volta, è repressa nella violenza. 

Questa la storia che fa del 25 novembre il giorno del ricordo dedicato alle tante “farfalle” che, come le sorelle Mirabal, hanno sacrificato la propria vita battendo le ali verso la libertà.