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Il Liceo Volta all’Opera : parole e musica per emozionarsi e perdersi nel tempo

Giovedì 17 Novembre siamo stati spettatori dell’ Opera “Il Barbiere di Siviglia” al Teatro Cilea.

Entrare a teatro è un po’ come viaggiare nel tempo, è un luogo intriso di musica, cultura, arte, libertà, bellezza. Per quanto riguarda la mia esperienza personale, purtroppo il posto assegnatomi era un po’ decentrato rispetto al palco  e la mia visione parziale, per cui non potevo chiaramente  leggere il libretto proiettato sullo sfondo. Mi sono quindi dedicata ad osservare e ascoltare il musicista al clavicembalo, la platea e di tanto in tanto i personaggi che apparivano sulla sinistra.

Ho notato che la musica che ha accompagnato l’opera proveniva per lo più dagli archi e probabilmente anche da altri strumenti invisibili alla mia vista, perché il clavicembalo sussurrava piccole note vivaci,  come dei bambini che danzano e si riposano qualche momento per poi riprendere la ballata.

Inoltre, ho apprezzato gli abiti degli attori, la loro bravura, comicità, la consapevolezza del bisogno di infondere curiosità nei cuori delle nuove generazioni, anche con l’inaspettata intonazione del ritornello di una delle canzoni più ascoltate dell’estate  2022 che ha forse risvegliato coloro che non amano l’opera teatrale e sorpreso gli insegnanti.

Ciò dimostra che l’arte non può essere definita tale se non è capace di coinvolgere o trasmettere un messaggio: essa deve essere ispirata e ispirare, deve insegnare a trarre giovamento da qualsiasi sentimento ed esperienza, deve dimostrare che avere paura non è sbagliato, che far ridere è più difficile che far piangere, che la malinconia è bella, che i migliori non sempre sono eccellenti a scuola o nello sport. Deve insegnare l’importanza del silenzio, dell’impegno, del vivere come attori, spettatori, emozionati come a pochi istanti dal debutto;  deve consolare, diffondere l’amore per le belle parole, insegnare a non giudicare e a ringraziare, a perdersi nel tempo senza perdere tempo e tanto altro …

L’arte è quella cosa che ti porta a guardare il mondo sempre più profondamente  dimostrandoti che la bellezza più sublime sta nelle cose più semplici.

 

Gaia De Benedetto, classe 3^ D no