La scuola che non ti aspetti

Ed infin andammo a veder “IL BARBIERE DI SIVIGLIA”

Dobbiamo essere sinceri: abbiamo richiesto di partecipare a questa uscita didattica perché desideravamo solo “respirare” aria di allegria, aria di leggerezza, aria di libertà, dopo due anni, i nostri primi due anni di scuola superiore al Liceo Volta, trascorsi nella fatica della distanza e della chiusura.

 Ma, con nostro grande stupore, quell’aria come per incanto si è trasformata in aria di teatro, aria di cultura, aria di bellezza, grazie al lavoro certosino e competente fatto dai nostri docenti in classe, tra cui  il prof. Altimari in particolare, che, spiegandoci cosa fossero un’opera lirica, “un’aria” e un “buffo”, mettendoci tra le mani un “libretto” originale dei primi del ‘900 ed iniziandoci già in classe all’ascolto ed alla comprensione, ci hanno permesso di vivere appieno ed insieme questa insolita avventura culturale.

Il 17 novembre, infatti, insieme a molti altri ragazzi e bambini delle altre scuole reggine, abbiamo visto una delle opere teatrali più famose d’Italia, il “Barbiere di Siviglia”, opera lirica comica per i suoi tempi, ma che racconta e descrive ad occhi attenti, non in modo diretto ma sottile ed ironico, i pensieri e i problemi del 1800.

Il cast di cantanti, veramente talentuoso, è riuscito ad intrattenerci per un’ora e mezza senza annoiare, con il contributo essenziale di  un’orchestra di qualità, regalandoci uno spettacolo  importante e coinvolgente, come i tanti applausi hanno dimostrato.

La comprensione della trama è stata sicuramente facilitata grazie ad uno schermo, dietro il palco, sul quale venivano proiettate le frasi cantate, come un libretto d’opera “digitalizzato”. Inoltre è stato molto accattivante il fatto che vari elementi dell’opera originale siano stati adattati ai giorni nostri, attualizzandoli con personaggi e balli famosi, dalla “macarena”  a “La dolce vita” di Fedez.

È stata un’opera incredibile, piena di colpi di scena e di un’originalità unica nel suo genere,  che ne spiega la grande fama. E noi, “ tra un’aria e l’altra”, vogliamo ringraziare gli organizzatori, il cast e l’orchestra per averci regalato un’esperienza bellissima, ma soprattutto la nostra scuola che ci ha offerto questa piacevole opportunità formativa.

Fabio Scordino, classe 3^ A sc.ap.