L’amore non è violento!

Il 25 Novembre  è la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.

È stato scelto questo giorno perché il 25 Novembre del 1960 tre sorelle, le sorelle Mirabal, attiviste contro la violenza, furono uccise dagli agenti segreti che, dopo averle bastonate fino a ridurle alla morte, per nascondere le prove, le buttarono giù da un burrone.

Da questo avvenimento sono passati ben 62 anni ma, tutt’oggi sono avvenimenti che si verificano purtroppo quotidianamente.

Infatti basta ascoltare ogni giorno telegiornali o leggere un quotidiano, per apprendere notizie di femminicidi  o atti di uomini che negano alle donne la loro libertà. Basti pensare alla rivolta delle donne iraniane, e al loro gesto di tagliarsi i capelli.

Anche in Italia come in altre nazioni del mondo ci sono i femminicidi; in Italia da novembre a gennaio si sono registrati già 104 femminicidi.

Ma che cosa è un femminicidio?

I grandi o i telegiornali direbbero che i femminicidi sono uccisioni di donne procurate dai loro ex, che non accettano la fine di una relazione e che per questo motivo, si sentono in “dovere” di punire la compagna. Per me il femminicidio è un atto da codardi, perché un amore può anche finire, ma non per questo è necessario togliere la vita a qualcuno.

Come si arriva ad un femminicidio?

Inizialmente sembra un amore come tanti, bello e intenso, ma con il passare del tempo, si rivela essere tutt’altro; i primi segnali sono la gelosia, il controllo sul telefono o sugli orari, fino a picchiare, giustificando questo comportamento, come se fosse colpa della vittima. La vittima infatti, spesso giustifica il carnefice e non denuncia o denuncia troppo tardi, perché non si rende conto che proprio la casa, il luogo che dovrebbe essere più sicuro, è invece il luogo più pericoloso.

Allora mi sono chiesto che cos’è l’amore per me?

A volte per un ragazzo della mia età è ancora difficile trovare le parole per descrivere l’amore, anche perché penso di non averlo mai provato per qualcuno che non fosse della mia famiglia. Certo è che se penso all’amore che vedo tra i miei nonni, o tra mia madre e Michele, posso dare una definizione dell’amore.

L’amore è un sentimento che si prova verso qualcuno che pensi possa essere l’altra metà di te, cioè una persona che ti completa, non ti fa sentire solo, che in un momento difficile deve aiutarti. Ma anche una persona con cui ridere, e che sia gelosa, ma non in modo possessivo. Una persona che ti faccia sentire sereno e che ti spinga a fare sempre il meglio.

Così curioso, ho chiesto a Michele 47 anni cos’è l’amore; lui mi ha detto che l’amore lo fa stare sereno e felice, pronto ad affrontare ogni ostacolo; l’ho chiesto a mia madre 43 anni, per lei l’amore è sentirsi “piena”, un senso di pienezza che la fa stare bene con tutti, al lavoro e in famiglia.

Infine, l’ho chiesto a mia nonna di 65 anni  e lei mi ha risposto che l’amore è “mio nonno”.

Fabio Porcelluzzi, classe III G, scuola secondaria di primo grado “Renato Moro”