Giacinto e Apollo: un amore spezzato

Tra i più famosi miti greci, nella raccolta delle Metamorfosi di Ovidio, spicca la tragica storia d’amore tra il principe spartano Giacinto, che vantava una mirabile bellezza, ed il dio delle arti e del sole Apollo. 

I due erano amanti che trascorrevano la maggior parte del loro tempo insieme. Una mattina, mentre si esercitavano nel lancio del disco affinché il giovane potesse allenarsi per le imminenti Olimpiadi a cui avrebbe partecipato, il dio del vento Zefiro, precedentemente rifiutato per ben due volte da esso e geloso del dio Apollo, decise di intromettersi tra i due innamorati scagliando una raffica di vento che deviò il disco, colpendo sulla tempia il giovane principe. 

Per il ragazzo non ci fu altro che la morte, ma Apollo come ultimo atto di gentilezza rivolto nei suoi confronti, guidato dallo sconfinato amore che provava, decise di mutarlo in un magnifico fiore nato dal sangue colato del principe, conferendo al fiore quel suo colore intenso. Questo fiore, nato dalla gelosia e dall’egoismo del dio del vento, il quale non tollerando il rifiuto decise di distruggere il sentimento puro che i due condividevano, prende tuttora il nome del giovane. 

 

Lucrezia Molisani