ARTEMIS 1: a un passo dalla luna

 Apollo 11 fu la missione spaziale che il 20 luglio 1969 portò i primi uomini sul suolo lunare. Erano gli statunitensi Neil Armstrong e Buzz Aldrin, mentre il terzo membro dell’equipaggio, Michael Collins pilotava il modulo di comando. Circa un milione di spettatori assistevano dal vivo il lancio dell’Apollo 11 affollando le autostrade e le spiagge vicine al sito di lancio, mentre circa 650 milioni lo osservavano tramite televisione.

Altrettanto interesse ha suscitato il recente lancio di Artemis 1, seguito su più piattaforme da numerosi curiosi che, dopo circa cinque decenni dalla missione Apollo 11, vedono sempre più vicini una sorta di riconquista lunare e dello spazio interplanetario. Infatti il programma spaziale Artemis (non a caso il nome si riferisce alla dea della luna e della caccia, gemella di Apollo) è stato portato avanti dalla collaborazione della NASA con l’ESA (agenzia spaziale europea), la JAXA (agenzia spaziale giapponese) e la CSA (agenzia spaziale canadese) con lo scopo di testare i sistemi dell’Orion e l’affidabilità dell’SLS (Space Launch System), in preparazione di un volo con equipaggio e di collaudare lo scudo termico in un rientro ad alta velocità. 

IL LANCIO     

 Il Lancio è avvenuto il 16 novembre 2022 alle 7:47 ora italiana dalla Pad 39B del Kennedy Space Center in Florida, dopo numerosi precedenti tentativi di lancio rimandati per problemi tecnici o avverse condizioni atmosferiche. Alla fine del conto alla rovescia i razzi a propellente solido, detti Boosters, si sono separati dal veicolo. Dopo di che i quattro motori si sono spenti e lo stadio centrale si è separato dal resto del razzo assieme al sistema di sicurezza, che non era completamente operativo in questa missione priva di equipaggio, lasciando la capsula Orion al suo viaggio verso l’orbita lunare. Il rientro della capsula è programmato per l’11 dicembre 2022. 

 VERSO LO SPAZIO PROFONDO

Questa è senz’altro una missione ambiziosa e straordinaria, resa possibile grazie alla collaborazione di tantissime persone di tutto il mondo, che permetterà di portare l’umanità in un’altra era in cui lo spazio non sarà più qualcosa di sconosciuto ed irraggiungibile. Infatti a partire dal lancio di Artemis 1 è cominciato un programma che nel 2024, con Artemis 2 , riporterà i prossimi uomini sulla Luna. Ma non è tutto! Con lo stesso lancio si assisterà alla nascita del Lunar Gateway (portale lunare), una stazione spaziale cislunare, composta da sette moduli, che servirà da base per la nave spaziale Deep Space Transport, anche chiamata Mars Transit Vehile, che allargherà i nostri orizzonti fino a Marte e lo spazio profondo. Sarà possibile quindi agevolare lo scambio di materiale tra Terra e Luna in vista della costruzione di future basi lunari, che rappresentano l’obiettivo principale del programma Artemis.

L’ultima missione ufficializzata dalla NASA è Artemis 5, prevista per il 2028. Questa missione vedrà il secondo sbarco di astronauti sulla Luna e il trasporto dei moduli europei del Gateway, che verranno costruiti nella sede di Thales-Alenia Space Italia a Torino. Sono poi in programma altre quattro missioni, non ancora ufficializzate, che prevedono la costruzione delle prime basi umane sulla superficie lunare. Tutto ciò servirà per acquisire le conoscenze necessarie a realizzare future postazioni extraterrestri permanenti nell’ottica di arrivare un giorno su Marte che di per se rappresenta una sfida tecnologica senza precedenti.

 

                                                                                                                          Diana Pachioli

Francesca Pachioli