Un salto nel passato: casa Manzoni

di  Gloria Oppedisano, 2B

Al centro di Milano, a pochi passi dal Duomo, ben nascosta tra altre abitazioni è possibile scorgere un pezzo di storia resistito agli anni.
Nella grande città, infatti si può visitare la vasta proprietà che è stata un tempo la dimora di
Alessandro Manzoni. La casa, esposta al pubblico, si presenta su più piani e uno di questi è stato dedicato, dal comune, agli approfonditi studi manzoniani. 
Il palazzo conserva ancora la maestosità e il velo di mistero di un tempo, nonostante il continuo cambio di proprietà.
Questa fonte storica, infatti, è passata tramite diversi proprietari, l’ultimo di questi ha poi donato 
la proprietà al comune di  Milano, ritenendola un importante punto di riferimento letterario. 
Cedendo la dimora senza chiedere nulla in cambio, l’ultimo proprietario fece l’unica richiesta di far diventare quel grande spazio una sede di studi.
Il viaggio nel passato viene accompagnato da guide, edotte in merito all’interessante vita dello scrittore.
Ciò che emerge subito, sin dall’entrata, è che Manzoni s’impegnava a tener separate la vita familiare da quella lavorativa, infatti , un piano della casa era riservato solamente alle stanze dei figli e delle mogli,
mentre un altro ancora era interamente dedicato ai suoi ospiti. 
Le pareti delle stanze conservano ancora gli affreschi di un tempo, tutto al suo interno sembra essersi fermato a più di due secoli fa.
Organizzato come un museo, nello spazio interno, è possibile trovare esposti diversi quadri, manoscritti e altre opere d’arte, simboleggianti il chiaro amore dell’uomo per l’arte.
Sono presenti dipinti che ritraggono lui stesso, le mogli, i diversi figli e gli ambienti più frequentati dalla famiglia.

Vivere l’esperienza di entrare nell’abitazione di questa figura così esposta
nella letteratura, permette di conoscere non solo la sua biografia ma anche
la sua persona. Alessandro Manzoni era un essere umano e come tale
possedeva punti di forza e abilità ma anche insicurezze e altrettante
fragilità.
Durante la visita alla casa infatti vengono raccontati dalla guida punti
deboli e fobie con la quale conviveva l’artista. Ad esempio si scopre che
viveva con la costante paura della pioggia, motivazione per cui non usciva
se erano previste perturbazioni. La vera e propria dipendenza del Manzoni
però era la tabacchiera, che portava sempre con sé ,tanto da essere stata
anche raffigurata in diversi ritratti che lo immortalavano. La casa possiede
diverse stanze, infatti gli ospiti cambiavano ala della casa in base
all’argomento di cui trattavano durante il discorso.
Un altro punto emozionante della gita è la visita alla stanza da letto del
Manzoni che rappresenta perfettamente la sua personalità, il vano infatti è
estremamente semplice e sobrio, quasi misero, e contiene solamente i mobili indispensabili come letto e armadio, con al centro un tavolino su cui scriveva.


Tutta la proprietà è stata solamente ristrutturata, ma nulla è
stato modificato, questo attribuisce un senso di viaggio nel
tempo all’esperienza. Il viaggio si conclude con una breve
passeggiata nel cuore della città, fino all’imponente Duomo .
Lo stesso percorso che era abitualmente svolto da Manzoni.