“Memorie di una cagna” di Francesca Petrizzo

“Memorie di una cagna” è un romanzo della giovanissima autrice di talento Francesca Petrizzo.

Un titolo azzardato per un libro dove Elena,  la regina di Sparta, responsabile della caduta di Troia, è la narratrice della sua vita.

Il libro è diviso in due parti, nella prima, racconta la nefasta infanzia della bellissima Elena, consapevole della sua sfortunata bellezza. I suoi primi amori, belli quanto dolorosi e poi il matrimonio con il fratello minore di Agamennone, Menelao.

“Guardati bene, imparati a memoria, domattina sarà un’altra cosa Elena. È questa corona che pesa, questa assenza che dilania. Quest’uomo con cui dividerai il letto, di cui hai tanta pietà che finirai per odiarlo. Come non detto, Elena. Non respirerai mai più i fumi dell’alloro, l’hai promesso ma è troppo affilata questa realtà per sopportarla un momento di più”

Nella seconda parte, Elena cade in una noia così grande da decidere di scappare da Sparta con le sue ancelle e il suo amato Paride a Troia nella corte del re Priamo.

Nel corso del racconto ci saranno molti colpi di scena che lasceranno sicuramente a bocca aperta.

“La noia che consuma senza bruciare, senza fare male, che chiude dentro gabbie senza sbarre e senza pareti, che rode la sostanza dei giorni e la consuma senza che ce ne accorgiamo, prima che sia troppo tardi”.

In questo libro si denota un personaggio perseguitato dal senso di colpa e dalla consapevolezza che la sua responsabilità personale rimane comunque grande, benché sedotta da Paride e vittima dei piani degli dèi,  in primis Afrodite.

La donna rivolge contro sé stessa parole di biasimo e auto accusa, ricorrendo in più punti a espressioni quali “cagna”.

L’uso di un lessico così violento contro sé stessa ha una finalità: permette al lettore di rivalutare il personaggio che, grazie all’autoconsapevolezza, viene scagionato dal biasimo.

Questo libro stupirà gli appassionati di poemi omerici. Tutto ciò che è già stato raccontato adesso è accuratamente percepito dal punto di vista della bellissima Elena, figlia di Leda e del re di Sparta Tindaro.

Alessia Dragaj