La Menta e i suoi disparati usi

La menta è una pianta erbacea perenne e aromatica. Originaria dell’Europa, viene ormai coltivata in tutto il mondo, con una maggiore concentrazione nell’Area Mediterranea di Europa, Africa e Asia. 

L’uomo la usa per scopi diversi fin dall’antichità perché è molto versatile e facile da coltivare, visto che si adatta sia al caldo sia al freddo, sia all’ombra sia al sole. Ne esistono varie specie e anche molti ibridi. 

È caratterizzata dal suo gusto pungente e piccante e ha un odore molto forte e aromatico.

In cucina è ottima per la maggior parte dei piatti estivi, dalla pasta fredda alle insalate di riso, ma anche per le insalate di lattuga e rucola alle quali si possono aggiungere altri ingredienti a piacere come pomodorini mozzarella basilico e cetriolini. Si può utilizzare anche con piatti invernali come le zuppe e le vellutate di ortaggi e verdure. È impiegata anche in diversi tipi di salse. Per quanto riguarda i secondi piatti, la menta si associa bene sia alla carne sia al pesce, e le sue foglie si possono usare intere ma anche sminuzzate, in quest’ultimo caso soprattutto nei triti di carne, che vengono usati per i ripieni. Nel Nord Africa o nel Sud Italia, inoltre, non si può fare a meno della menta quando si cucinano melanzane, zucchine o altre verdure grigliate. È utilissima anche per le confetture. La menta è una compagna perfetta anche per i dessert. Spesso la si usa come elemento decorativo, mentre i dolci con cui lega benissimo anche per il gusto sono i gelati, i sorbetti, i ghiaccioli e le granite, tutti i dessert a base di cioccolato e quello a base di frutta. È ideale per la macedonia perché si associa bene praticamente a tutti i tipi di frutta, dalle fragole alle pesche, dai kiwi alle albicocche e soprattutto l’anguria. La menta è inoltre uno degli ingredienti più utilizzati nella produzione di caramelle.

La menta si può utilizzare da sola per un’acqua aromatizzata e rinfrescante o una calda tisana che aiuti a digerire, ma non a rilassare, per questo è sconsigliato berla prima di andare a dormire, oppure per dare più gusto al tè o altre bibite alcoliche e analcoliche che vanno dal mojito al latte fino ai liquori amari e alle grappe e alla maggior parte dei cocktail. Viene inoltre utilizzata da sola o con altri ingredienti quali anice, liquirizia oppure orzata per preparare sciroppi da bere preferibilmente freddi. 

Il nome latino della menta ( mentha ) rimanda a un antico mito greco secondo cui una ninfa d’acqua di nome Mentha, figlia del dio dei fiumi Cocito, aveva una relazione con Ade (dio dell’oltretomba) e che la moglie di questi, Persefone, travolta dalla gelosia usò i suoi poteri per trasformarla in una pianta insignificante e a bassa crescita, sottoposta al calpestio dei passanti. Ade nulla poté per annullare questa trasformazione, ma conferì alla pianta una straordinaria fragranza in modo che quando veniva calpestata, la sua vera bellezza poteva manifestarsi sotto forma di aroma.

Nell’antica Grecia la menta veniva usata nei rituali funebri insieme al rosmarino e ad altre erbe aromatiche. Quest’uso della menta nei funerali e l’associazione con la morte e l’aldilà avevano probabilmente ragioni pratiche, correlate al fatto che l’intenso aroma della pianta potesse coprire gli odori del corpo dei defunti.

Annalisa Lucarelli

Elisa De Lisiis

Manal Jrida