Lunedì 16 gennaio, nell’Auditorium del Polo Liceale “R. Mattioli” si è tenuta l’inaugurazione del Festival della Scienza Ad/ventura, giunto ormai alla 24esima edizione.
A prendere la parola sono state la Dirigente scolastica, prof.ssa Mariagrazia Angelini, e la Direttrice scientifica, prof.ssa Rosa Lo Sasso, accomodate su un divanetto e circondate da strumenti musicali.

Per iniziare, un commovente accenno alla felicità di poter presentare, a distanza di tre anni, un Festival senza restrizioni e mascherine, seguito da ringraziamenti agli studenti, ai professori e all’amministrazione comunale. A seguire, l’intervento del Sindaco di Vasto, Francesco Menna, con un’attenta riflessione sulla scelta del tema di quest’anno: gli ‘Accordi’, che si ispirano alla speranza, attuale come non mai, di ottenere accordi di pace tra Russia e Ucraina.
Il Sindaco, la Dirigente scolastica e la Direttrice scientifica hanno poi ripercorso, tra battute e nostalgia, la storia di questo evento che è il vanto del nostro Istituto. “Il Festival” – affermano- “nasce per diffondere il dialogo scientifico e stimolare gli studenti a riflettere sulle loro potenzialità”.

Il secondo ospite è stato Alessandro Vizzarri, del Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa dell’Università degli Studi Tor Vergata di Roma. Il professore, insieme al giornalista e amico Giuseppe Ritucci, ha ribadito l’importanza del Festival per l’apprendimento delle ‘soft skills’ che riguardano lo studio delle scienze e lo ha descritto come un ‘viaggio tra scienza e arte’. In particolare, quest’anno, tra scienza e musica, come testimoniano anche l’allestimento del palco e i nuovi ospiti: Fabio Falcone e Massimo Giuliani, anch’essi ex studenti del nostro liceo, voce e chitarra del gruppo musicale ‘La differenza’.

Un’apertura diversa dal solito: poche parole e tante canzoni, nell’atmosfera blues rock di quella che Vizzarri ha definito una ‘cerimonia in musica’ e che ha visto inizialmente Falcone e Giuliano suonare accompagnati dai docenti Orlando, Botticella, Stancu, Pensa del Liceo Musicale, rispettivamente violoncello, contrabbasso, viola e violino. Temi centrali del discorso-concerto, eseguito durante l’incontro, sono stati i sogni, gli obiettivi, gli ‘accordi’ che gli studenti intraprendono con sé stessi e con gli altri. “Ho imparato a sognare quando inizi a scoprire che ogni sogno ti porta più in là” recita il primo pezzo proposto, ‘Ho imparato a sognare’ dei Negrita, che vuole essere un invito ai ragazzi ad accendere la propria curiosità.

Le fila del discorso sono state riprese anche da Nicola Oliva e Claudia d’Ulisse, musicisti professionisti che hanno raccontato lo sviluppo della loro passione per la musica. In seguito, alcune storie di Fabio Falcone sull’attività del gruppo e sul loro incontro, avvenuto proprio tra i banchi di scuola. Insieme hanno suonato ‘Je so pazzo’ di Pino Daniele e l’immortale ‘Albachiara’ di Vasco Rossi, brano che unisce generazioni di giovani che vogliono avvicinarsi alla musica. Si è parlato di grandi autori, di esperienze, di ‘sogni che viaggiano’, di incontri e di canzoni, tra cui ‘Don’t know why’ di Norah Jones, che Nicola Oliva e Claudia d’Ulisse hanno eseguito a ricordare l’inizio della loro storia d’amore. Da qui il pretesto per introdurre un dialogo lungo e musicato sulla maturità, come crescita e forza che può far diventare una passione il proprio lavoro, e tutti a cantare “Chissà che sarà di noi, lo scopriremo solo vivendo”, dalla celebre ‘Con il nastro rosa’ di Lucio Battisti. Qualche pezzo più moderno, una breve pausa narrativa in cui Falcone e Giuliani hanno raccontato l’emozione di trovarsi sul palco dell’Ariston, ‘Che farò’ de La differenza e Purple Rain di Prince.
Verso la fine, l’invito a valorizzare gli ‘accordi’ e i rapporti con gli altri, che aiutano a imparare, a crescere e a superare gli ostacoli della vita tramite una poesia in musica; poi ‘Every breath you take’ dei Police, con l’augurio di trovare qualcuno che sia vicino ‘a ogni respiro che fai’. E ancora, ‘Inno alla vita’ di Madre Teresa di Calcutta e l’esecuzione collettiva, bellissima, divertente e romantica, di ‘Viva la Vida’ dei Coldplay, a chiudere un’inaugurazione diversa dal solito, più vicina alla creatività personale che all’erronea visione di un universo scientifico freddo e meccanico.
Arianna Roberti