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Si chiude il sipario della XXIV edizione del Festival della Scienza, ma l’Ad/ventura alla ricerca di Accordi continua

È giunta al termine ieri, 21 gennaio 2023, nel Polo Liceale “R. Mattioli”, la XXIV edizione del Festival della Scienza, un’edizione declinata sul tema degli “Accordi”: con il patrocinio della Città del Vasto e di VastoScienza, l’organizzazione della Direttrice scientifica Rosa Lo Sasso e la supervisione della Dirigente scolastica prof.ssa Maria Grazia Angelini, ha avuto luogo un’indagine lunga una settimana intera su come, nella scienza, nella musica, nell’arte, nella letteratura, nello sport, nella storia, nella politica, nell’economia, nel diritto, sono sempre stati gli accordi, le intese e le collaborazioni, e non le discordanze, a generare progresso e a creare qualcosa di positivo, di bello o di utile per tutti. Non è un caso che il premio Nobel per la letteratura André Gide scrisse nel suo diario che è proprio nel sentimento di un accordo, non di una rivalità, che consiste la felicità.  

Così, in una settimana ricca di incontri, conferenze, laboratori, workshop, mostre, progetti, concerti e performance, e variegata nelle diverse discipline del sapere, indagate nei loro punti di connessione e mai isolate o considerate, in modo sterile e improduttivo, a sé stanti, sono stati ampiamente esplorati i risultati degli accordi nelle varie branche della conoscenza: tante occasioni per fornire a studenti non solo liceali, ma anche agli ospiti delle scuole primarie e secondarie di primo grado che nel corso di tutta la settimana hanno visitato il Mattioli e i luoghi di Ad/ventura che hanno reso il centro di Vasto un laboratorio a cielo aperto, un punto di vista inedito sulla Scienza, quella con la S maiuscola.

È proprio questo l’obiettivo che la professoressa Rosa Lo Sasso, Direttrice scientifica, si prefissa ogni anno, sin dalla prima edizione del Festival: donare agli studenti tante opportunità per compiere un viaggio alla scoperta della ricerca, della conoscenza, per invogliare ad essere aperti alle meraviglie del mondo, a stupirsi davanti ai meccanismi che regolano la vita, ad essere curiosi verso ciò che ci circonda, sfruttando tutti i sensi e aprendo la mente per indagare la realtà e mettersi in gioco. Il tutto anche ad offrire agli studenti degli ultimi anni momenti di orientamento e riflessione, per non rimanere legati solo alle materie e alle nozioni che si apprendono normalmente a scuola, ma per iniziare anche a conoscere campi di studio innovativi e all’avanguardia, per capire, nei laboratori e negli incontri, se una disciplina può fare per loro e, in generale, per mettere in conto e analizzare tutte le possibilità, così da lasciare tutte le porte aperte e fare una scelta consapevole e ponderata; con l’augurio della professoressa che, come spesso accade, tra qualche anno gli alunni di oggi possano tornare al Festival come ospiti, esperti e relatori.  

E così, tra uscite in centro storico, alla scoperta dei tentativi di cura dei tumori nella storia e delle ricerche più attuali e innovative in “RicercAlCubo”, organizzato dall’AIRC nel Polo Bibliotecario “R. Mattioli”; o viaggiando tra i colori delle opere di Paola Righi, focalizzandosi sugli “Accordi Cromatici” e sugli accordi dei “Nodi” nella Sala Mattioli; oppure intrufolandosi nella mente di Picasso, nelle sue poesie e nel suo genio, grazie alla performance art “Accordi scordati” nella suggestiva Torre Diomede del Moro; o, ancora, ammirando, nella Sala Bontempo, i capolavori su Vasto e l’Abruzzo di Luigi Santarelli, realizzati in rame, l’”Oro rosso”; o nei diversi incontri nella Sala Aldo Moro e nella Pinacoteca Palizzi; o, infine, perdendosi tra gli “Accordi tra arte e natura” nelle opere di Palazzo d’Avalos, gli studenti hanno avuto modo di scoprire luoghi spesso e volentieri a loro anche sconosciuti e, muovendosi di luogo in luogo, di passare di scoperta in scoperta. 

Ma il centro vitale del Festival e il fulcro degli eventi è stato, come sempre, il Polo Liceale Mattioli, che ogni giorno, soprattutto in Auditorium, ha ospitato personalità di rilievo a livello locale, nazionale e non solo; senza però dimenticare le attività scientifiche di “Maabara Wapi” nel laboratorio di fisica e di “Transizione energetica” nel laboratorio informatico, sul tema Erasmus+ nel laboratorio linguistico, e sportive, con il torneo di pallavolo “Giochiamo con, non contro l’altro”, nella palestra Mattioli. Così, partendo dall’inaugurazione musicale di Nicola Oliva, Claudia D’Ulisse e dei membri de La differenza, Fabio Falcone e Massimo Giuliani, moderata dall’ingegnere Alessandro Vizzarri e dal giornalista Giuseppe Ritucci, il Festival si è snodato tra “Accordi scientifici” con la fisica delle particelle con Sonia Natale e “Accordi di sangue” con AVIS e ADMO, interrogandosi su “Quali accordi per l’ambiente?” con l’ingegnere Enzo Savelli, sull’importanza di “Sapere per sognare” con l’ingegnere Giuliano Di Giacomo, e sulla “Natura degli accordi d’impresa” nel mondo dell’economia e commercio, con Paola Valentini, Luca e Barbara Palmisciano e Antonella Di Lena. Il mondo del diritto è stato analizzato in “Cuore e legge in disaccordo”, con il presidente del Tribunale di Vasto Bruno Giangiacomo e l’avvocata Giuseppina Di Risio, e in “Tutela minorile: famiglia, educazione, lavoro”, con l’avvocato Pierpaolo Andreoni, il neuropsichiatra Riccardo Alessandrelli e la scrittrice Gabriella Izzi Benedetti.

La scienza e lo spazio sono stati il fulcro di “Accordi e collaborazioni internazionali per svelare i segreti dell’universo” e di “Accordi spaziali per armonie terrestri”, con l’ingegnere Francesco Valente. E la musica è stata protagonista di “Sarò i tuoi occhi: poesia della musica”, con Sandro Tascione e Luca Mastrogiuseppe, di “Accordi tra mondo umano e divino nella Messa da Requiem di Mozart” con la professoressa Tania Buccini, ed è stata il fulcro dell’evento conclusivo, “Il cancro: guarire è cambiare”, in cui la compenetrazione tra discipline tipica del Festival ha trovato diretta applicazione nel rapporto tra scienza e musica. E come sempre, gli studenti hanno sfruttato tutta la loro creatività, facendo uscire i talenti nascosti e la loro passione, accordandosi tra loro all’interno della classe all’esplorazione, anche loro, di tutti i tipi di “Accordi”.  

Simone Di Minni