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“È sempre un’emozione incredibile”. Intervista a Rosa Lo Sasso direttrice scientifica del Festival della Scienza Ad/ventura

Al termine dell’edizione del Festival della Scienza Ad/ventura 2023 non abbiamo potuto fare a meno di rendere omaggio a colei che ha reso possibile quest’incredibile evento. È infatti proprio la direttrice scientifica, prof.ssa Rosa Lo Sasso, la protagonista di quest’intervista volta a darci un punto di vista diverso su questa singolare esperienza. 

Quest’anno, per la prima volta dopo l’emergenza legata alla pandemia, c’è stato un ritorno alla normalità. Quanto è importante per i ragazzi questa occasione? 

A detta dei ragazzi, questa è stata l’edizione più bella che loro ricordino. Tornare in presenza, guardarci negli occhi, presentare i lavori di fronte ad un pubblico è stato emozionante per tanti di voi. È stata un’edizione decisamente molto più bella e sentita.  

Tre parole per descrivere il Festival della Scienza 

Questa domanda non è semplicissima, ho chiesto anche prima ai ragazzi in classe e ne sono uscite tante. Io ritengo che le più giuste siano stimolante, creativo, entusiasmante. Stimolante per le tante riflessioni che i vari incontri hanno suscitato. Creativo per i lavori che sono stati realizzati. I contenuti, molte volte veramente profondi e di spessore, sono stati alleggeriti e resi più accessibili dalla creatività che i ragazzi hanno saputo dimostrare in tanti modi, integrando con letture,  immagini e musiche. Entusiasmante perché ci sono stati dei momenti dove l’Auditorium era al massimo della gioia, come il primo giorno con i musicisti ospiti all’inaugurazione che hanno saputo toccare e coinvolgere e hanno suscitato entusiasmo sin dal primo istante. 

Foto di Sara Prencipe

Quest’anno il Festival è stato ricco di ex studenti che sono tornati nella loro scuola sotto un’altra veste. Cosa si prova nel rivederli?  

È sempre un’emozione incredibile. Ogni anno abbiamo la fortuna di avere questi giovani ex allievi oggi scienziati che un po’ si propongono e un po’ vengono contattati da me. Ritengo che sia una gioia sia per loro tornare nella loro scuola che per me e per i mie colleghi ritrovarli.

Nonostante il cosiddetto ritorno alla normalità, alcuni eventi si sono comunque tenuti online, in via telematica. Come mai è stata fatta questa scelta? 

È proprio l’impossibilità di questi esperti e ricercatori di essere qui con noi ad averci portato ad optare per questa soluzione. Nicola Canci, in collegamento da LeptonsLaboratory dell’Università di Campinas-Brasile, Sonia Natale dal CERN di Ginevra ed Enzo Savelli, impegnato di lì a poco in una sessione di lavoro online, hanno comunque messo a disposizione di tanti studenti le loro esperienze di ricerca e il loro tempo, offrendo spunti e indicazioni anche per l’orientamento universitario.

Organizzare il Festival della Scienza è un lavoro molto impegnativo che richiede molto tempo e dedizione dunque cosa la spinge ad organizzarlo ogni anno? 

La gioia di vedere l’entusiasmo degli studenti, di incontrare gli ex allievi che tornano e raccontano di come questo tipo di stimolo sia servito loro per la scelta universitaria e anche per una determinata occupazione futura. Proprio in questi giorni sono tornati alcuni ex allievi che hanno detto delle cose favolose, riconoscenti alla nostra scuola per ciò che ha dato loro, in termini di conoscenze e di competenze, anche attraverso le varie edizioni del Festiva Ad/ventura. In particolare alcuni di loro, che in passato sono stati animatori scientifici di VastoScienza, sostengono che quelle esperienze di divulgazione hanno contribuito non poco a renderli i professionisti che sono oggi. 

Foto di Sara Prencipe

Riguardo VastoScienza, vorrei dire qualcosa perché non mi è capitato di potervi spendere due parole a riguardo. Il Festival della Scienza si avvale della collaborazione del Centro Culturale di Scienza e Arte VastoScienza, nato nel 2011 proprio per supportare l’organizzazione di questa manifestazione che in quegli anni era diventata già talmente grande e impegnativa da richiedere una fattiva collaborazione.  Un altro aspetto da menzionare è la grande collaborazione che quest’anno hanno prestato Gioele Petti ed Erica Desiato. Senza l’aiuto di questi due alunni di 5A SA avrei fatto 10 volte più fatica, mi hanno sostenuta e proprio nelle ultime settimane abbiamo affrontato e risolto qualsiasi problematica assieme.

Un grazie immenso va alla Dirigente scolastica, Mariagrazia Angelini, che condivide e valorizza da nove anni il Festival Ad/ventura. Ringrazio i tanti colleghi che hanno collaborato alla buona riuscita della manifestazione. Un grazie particolare ad Antonia Provicoli, Alba Lalli, Filoteo Di Laudo e Daniela Sacchetti sempre al mio fianco prima e durante la settimana della scienza. Grazie a Clotilde Muzii, Giovanna Santangelo e Antonietta Della Rocchetta che hanno creato momenti suggestivi nei luoghi del centro di Vasto. Con loro si riesce sempre ad offrire al territorio qualcosa di prezioso e di unico nell’ambito dei Festival di tutte le edizioni. Sono insegnanti che vanno al di là dei semplici progetti realizzati con le proprie classi. 

 

Stefania Capuano