La leggenda del Mare del Diavolo

Il Mare del Diavolo si trova al largo delle coste sud-orientali giapponesi. Questa zona dell’Oceano Pacifico, tristemente conosciuta come area di misteriose sparizioni di navi e aerei, è a forma di triangolo ed ha come vertici l’isola di Honshū, l’isola di Luzon e l’isola di Guam. 

In giapponese è nota come Ma No Umi e viene chiamata anche il triangolo del Drago. Il nome deriva dalle fiabe della tradizione giapponese, che raccontano di dragoni che vivono sotto la superficie della Terra. Secondo lo studioso Ivan T. Sanderson, il Mare del Diavolo sarebbe uno dei 12 vortici del diavolo al mondo. Secondo il biologo scozzese si tratta infatti di uno dei dodici punti in cui si catalizzano delle forze magnetiche capaci di far accadere cose inspiegabili: da qui il nome “vortici nefandi”.

Questa zona è classificata come pericolosa dal governo nipponico ed è conosciuta non solo per le sparizioni, ma anche per degli eventi paranormali. Tra il 1950 e il 1955 sparirono almeno sei navi con i rispettivi equipaggi. Una delle ipotesi fu che, a causa delle correnti calde e fredde, vennero a crearsi delle disfunzioni elettromagnetiche che compromisero gli strumenti di navigazione. Il governo giapponese decise di mandare in avanscoperta alcuni scienziati, a bordo della nave Kaiyō Maru, per poter indagare sulla misteriosa faccenda, ma nessuno di loro fece ritorno. Diverso tempo dopo fu ritrovato il relitto della nave, ma non il suo equipaggio.

Hiba Nadir