LA VITA VA OLTRE LO SCHERMO

Quante volte ci è stato detto che l’adolescenza è uno dei periodi più belli per noi ragazzi? Personalmente me lo sento dire da sempre e con il passare del tempo ho capito anche il motivo. È proprio in questo periodo che noi ragazzi iniziamo le prime “esperienze di vita” e  sentiamo di appartenere sempre di più al mondo degli adulti; insomma,  è proprio durante questi anni che si avverte l’inizio di un cambiamento. Spesso però non si prendono mai veramente in considerazione tutte le difficoltà che si possono affrontare durante questa fase della vita, in cui è vero che si sta crescendo e si sta maturando, ma è anche vero che si è ancora facilmente influenzabili dalle situazioni esterne. Pensiamo anche solo ai social. Che i social network abbiano un ruolo cruciale sia su Internet che nella nostra vita è più che noto. A prima vista, sembrano l’invenzione perfetta ma il problema non è la piattaforma sociale, ma l’uso che ne viene fatto. Un ragazzino che non ha ancora la maturità per distinguere cosa sia reale e cosa no, ambisce a vivere una vita “perfetta” come quella che viene mostrata sui social. Nel momento in cui, però,  capisce che non è possibile arrivare a tale perfezione, si abbatte. Un esempio più specifico è l’aspetto fisico: sui social  il 90% delle foto pubblicate ritraggono sempre persone con un viso e un fisico perfetto. Così gli adolescenti, pur di raggiungere questi canoni di bellezza,  arrivano a fare qualsiasi cosa, anche smettere di mangiare. Insomma, non credo sia normale che dei ragazzi così giovani abbiano come principale obiettivo quello di avere un fisico perfetto e arrivare a delle conseguenze così estreme pur di ottenerlo. Sembra illogico che delle applicazioni possano determinare non solo la nostra vita, ma anche una personalità che è molto lontana dalla realtà. Hanno così tanto peso  che talvolta vita reale e vita “finta” si intrecciano in modo tale che ci sono momenti in cui facciamo certe cose semplicemente per far sì che vengano mostrate e viste sui social. Tanta finzione e alla fine? Le persone alla fine ci conoscono veramente? O sanno solo quello che noi vogliamo che sappiano? Nel mondo dei social network, siamo chi vorremmo essere. Il grosso problema è che la falsa immagine della felicità supera la verità e questo ci crea un danno di cui non siamo nemmeno consapevoli. Ci sforziamo così tanto di mostrare quella realtà immaginaria, che finiamo per credere di essere felici. Dovremmo smettere di vivere in attesa di quello che gli altri potrebbero pensare della nostra vita e iniziare a viverla al 100%. Altrimenti, a cosa serve avere tanti follower sui social, se quando spegniamo il telefono siamo soli? Il tempo passa troppo rapidamente e credo sia importante godersi ogni momento senza perdere tempo cercando di creare un ideale che non esiste e che non ci darà mai soddisfazione.

 Asia Minniti 2Dn