Il Mattioli’s Chronicles ricorda Maurizio Costanzo

Si è spento all’età di 84 anni il grande Maurizio Costanzo, giornalista e conduttore televisivo che ha scritto la storia culturale del nostro paese. 

Costanzo ha fin da subito dimostrato la sua unicità componendo a soli 14 anni una lettera per Indro Montanelli, uomo simbolo del Corriere Della Sera. Nel 1957 entra a far parte della Redazione del Corriere Mercantile di Genova. A 22 anni comincia a collaborare con TV Sorrisi e Canzoni, intervista anche Totò con il quale instaurerà una solida amicizia.  A partire dalla metà degli anni settanta è stato ideatore e conduttore di numerosi spettacoli televisivi. 

Il 14 settembre 1982 la sua carriera conosce un nuovo inizio: parte il Maurizio Costanzo Show, sul cui palco intervisterà centinaia di grandi personaggi. 

L’impegnò nella lotta alla mafia. 

Amico del giudice Giovanni Falcone, ospite alle sue trasmissioni, Costanzo si impegnò come uomo e giornalista nella lotta alla mafia.

In seguito all’omicidio di Libero Grassi, appena un mese dopo, Costanzo e Michele Santoro realizzarono una maratona Rai-Fininvest contro la mafia. Memorabile la scena in cui Costanzo bruciò in diretta una maglietta con scritto Mafia made in Italy. Proprio questo suo impegno sembra essere la causa, il 14 maggio 1933, di un attentato: una Fiat uno imbottita di novanta chilogrammi di tritolo esplose a vicino al Teatro Parioli, la tragedia sfiorò lui e sua moglie: Maria De Filippi. 

Costanzo: grande giornalista e grande uomo

Non era soltanto un grande giornalista, Maurizio Costanzo è ricordato da tutti come una straordinaria persona. “Io non odio. È troppo faticoso ricordarsi giorno dopo giorno chi e perché”. Questa tra le sue citazioni più famose che ci può far capire che genere di persona fosse. 

Chiunque lo abbia conosciuto ricorda perfettamente la risata di Costanzo, amava ridere con tutti: con i suoi amici, colleghi e soprattutto con Maria De Filippi la donna della sua vita e suo grande amore.

“Il segreto di un rapporto così profondo e solido con Maria [De Filippi] sono l’affetto e il rispetto. L’affetto che non è l’amore, è una cosa più seria. Il rispetto che non è il parlare bene ma il rispettare l’altra persona. Sono orgoglioso di lei, è la testimonianza che ci ho visto giusto.”

Costanzo ha cambiato la vita di centinaia di persone e sono molti gli artisti che ha scoperto e che gli sono debitori. Commoventi le parole dei suoi amici e colleghi nel ricordarlo: “Lui aveva la capacità di metterti a tuo agio, non si metteva mai in cattedra ma ti trattava come un suo pari.” – Alfonso Signorini- 

 “Maurizio Costanzo uomo intelligentissimo, innovativo, dolce.” -Loredana Bertè- 

“Io mi sono accorto del bene che voleva alla gente, al pubblico, del rispetto che aveva per tutti ed ha fatto più scalpore come è andato via, così senza dire niente a nessuno, mancherà un casino…” -Enzo Iacchetti- 

Concludiamo con un’ultima citazione che si può interpretare come un consiglio che ha lasciato a tutti noi in eredità: “Bisogna prenderla sempre di tre quarti e mai di fronte. Sempre di sguincio, perché la vita è più forte.”
Grazie Maestro, speriamo questo sia stato un buon tentativo di renderti omaggio da parte di un giornalino scritto da ragazzi con la tua stessa passione. 

                                                                                                                          Laura Del Casale