ERASMUS+ EACITI alla scoperta di Tallinn

Il progetto Erasmus EAciti -in Europe to grow up- ha visto finalmente concretizzarsi, dall’11 al 18 febbraio scorsi, la mobilità in Estonia.

Noi sei studentesse del Mattioli scelte per lo scambio, accompagnate dalle docenti Orsatti e Pasquini, abbiamo avuto l’occasione di visitare la bellissima Tallinn, una città tanto fredda quanto affascinante, che ha saputo stupirci con paesaggi pittoreschi e un giovanissimo fermento artistico. 

 Siamo arrivate nella capitale estone nella mattinata di sabato 11 febbraio, dopo un viaggio abbastanza lungo, ma che ci ha permesso di conoscerci meglio. Ad accoglierci all’aeroporto, una docente e alcuni studenti dell’istituto scolastico che ha ospitato lo scambio.

 I primi due giorni li abbiamo dedicati alla scoperta della città: per primo l’incantevole centro storico di architettura medievale, un borgo graziosissimo, Patrimonio Unesco. Al suo interno, l’atmosfera fiabesca si mescola con il caos dei moltissimi turisti, ristoranti e negozietti, che lo mantengono vivo nonostante l’apparente sospensione nel tempo. 

Abbiamo poi attraversato ‘Telliskivi Loomelinnak’, un ex quartiere industriale che negli ultimi anni è stato rinnovato e oggi è reso iconico dalla presenza di numerosissimi murales di ogni stile, dimensione e colore e che ospita attività di ambito artistico e fotografico.

 Domenica ci siamo spostate nella parte più esterna della città, dove si trova il palazzo di Kadriorg, situato all’interno dell’omonimo parco, che si distingue per il suo rosso vivace che, nel giorno della nostra visita, spiccava circondato dalla neve; attualmente è una delle sedi del Museo d’arte estone. La tappa successiva è stata il KUMU, poco distante da Kadriorg, principale museo d’arte della Nazione. 

Nel primo pomeriggio abbiamo visitato il suggestivo Memoriale alle vittime del comunismo, che si affaccia sul mare, e il convento di St. Brigitta ‘senza tetto’.

 Lo scambio vero e proprio ha avuto inizio lunedì, quando ci siamo recati per la prima volta al Tallinna Kuristiku Gümnaasium, insieme ad altri due gruppi di ragazzi da Romania e Germania. Il preside dell’istituto, insieme alle professoresse Margarita Eero e Anu Kurik, ci ha accolto in una cerimonia di benvenuto, poi gli studenti estoni ci hanno mostrato la scuola. Quindi abbiamo introdotto il ‘bullismo’, argomento chiave dello scambio, e ci siamo divisi in gruppi internazionali – che abbiamo mantenuto per tutti i workshop della settimana- per creare dei cartelloni in cui ne spiegavamo i vari tipi.

 Il secondo giorno abbiamo partecipato a una caccia al tesoro nel centro storico, nella quale dovevamo rispondere alle domande per completare le missioni. L’attività si è rivelata un ottimo modo per legare con gli altri membri del gruppo e ci ha permesso di vedere paesaggi e scorci bellissimi, in un modo nuovo e diverso dal solito. 

Siamo tornati a scuola per un incontro con due ufficiali di polizia specializzati in cyberbullismo, che ci hanno illustrato le principali dinamiche tramite le quali esso avviene. Infine, abbiamo partecipato a un gioco da tavola che consisteva nel confrontarsi su tradizioni, cultura e abitudini della nostra Nazione o che ci piacerebbe avere, per creare insieme l’isola ‘ideale’. 

 Nel pomeriggio abbiamo visitato il Seaplane Harbour Maritime Museum, bellissimo museo che ci ha permesso di vedere dal vivo vere navi da guerra e persino di entrare in un sottomarino. A fine giornata abbiamo fatto un giro del porto e abbiamo assistito allo spettacolare tramonto sul mare.

Mercoledì siamo partiti per una gita a Kurgja, in una fattoria celebre per seguire i metodi di coltura e allevamento tradizionali e sede del museo dedicato a Carl Robert Jacobsoni, personaggio di rilievo nella storia dell’indipendenza estone. Abbiamo mangiato i piatti tipici estoni del martedì grasso e provato alcuni giochi ‘di una volta’. 

Nel pomeriggio siamo tornati all’hotel e poi siamo andati tutti insieme a pattinare sul ghiaccio.

 Giovedì abbiamo incontrato il vicesindaco Vladimir Svet, ex studente del Tallinna Kuristiku Gümnaasium e con lui abbiamo parlato di sostenibilità in onore dell’elezione di Tallinn a ‘Capitale Green 2023’. Siamo poi entrati nel parlamento estone, dove siamo stati accompagnati in un tour guidato e abbiamo avuto la possibilità di assistere in diretta a una seduta parlamentare.

 Tornati a scuola c’è stato un altro incontro: la testimonianza di Daniel Levi Viinlass, cantante di fama internazionale, che ci ha raccontato la sua esperienza nei panni di (ex) bullo, mostrandoci come per combattere il bullismo sia fondamentale anche la comprensione e l’accoglienza di chi lo fa. 

Nel pomeriggio siamo stati invitati a casa degli studenti estoni, che hanno cucinato per noi i piatti della loro tradizione. È stata una delle attività più belle, perché ci ha permesso di legare molto con i nostri ospitanti e di divertirci tutti insieme.

Venerdì, dopo aver partecipato a dei giochi di gruppo, abbiamo presentato degli ebook ai quali avevamo lavorato anche nei giorni precedenti. Essendo questo l’ultimo giorno, c’è stata anche la cerimonia di consegna dei certificati di partecipazione all’ Erasmus. La sera ci siamo ritrovati al bowling, e abbiamo giocato e mangiato tutti insieme, studenti e professori. Dopo il bowling gli ultimi saluti, tra abbracci e promesse di restare in contatto. Il mattino dopo siamo ripartite dall’aeroporto di Tallinn.

La nostalgia di Tallinn si è fatta subito sentire; forse perché quella che ci eravamo immaginate come una città gelida e inospitale si è rivelata talmente accogliente da diventare un po’ ‘nostra’ in appena una settimana. E così gli estoni, che pur avendo la fama di ‘freddi’ e ‘chiusi’, hanno saputo farci sentire a casa. 

Quella dell’ Erasmus è stata un’esperienza che ci resterà dentro, un’avventura a cui siamo incredibilmente grate di aver preso parte che ci ha arricchite sia culturalmente che umanamente. Ogni workshop, ogni luogo, ogni persona hanno contribuito non solo ad ampliare la nostra conoscenza della lingua inglese, ma soprattutto hanno permesso di migliorarci e di confrontarci con culture diverse dalla nostra. 

In fondo è proprio questo l’obiettivo del progetto EAciti: imparare a conoscere l’altro e crescere tutti insieme come cittadini Europei.

                                                                                                                     Arianna Roberti