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Alla scoperta dell’epica con “L’ombra dello scorpione”

“L’ombra dello scorpione” è un romanzo del re dell’horror Stephen King, uno dei più famosi scritti, ma allo stesso tempo, offuscato dalla moltitudine di capolavori che il grande scrittore ci ha lasciato.

Nonostante il periodo nel quale venne pubblicato, ancora oggi è un romanzo che tratta di temi molto attuali, come quello della pandemia.

Il romanzo è un racconto post-apocalittico. L’errore di un computer, unito all’incoscienza di pochi uomini, determina la fine del mondo. La diffusione di una “superinfluenza” scatena un’epidemia globale, che in breve tempo uccide la quasi totalità della popolazione globale, lasciando in vita soltanto l’1% della popolazione. I pochi sopravvissuti ad un certo punto si incontrano e viaggiano insieme fino alla comunità di Boulder, uno degli ultimi centri abitati rimasti, alla quale si uniranno per ricostruire la società.

I PERSONAGGI

King è famoso per creare personaggi realistici e complessi, e neanche in questo caso fa eccezione, i personaggi infatti subiscono una evoluzione graduale all’interno del racconto, rivelandosi agli altri per quello che sono davvero. Spiccano in particolare le figure di Stu Redman (il protagonista effettivo della storia) un lavoratore di una fabbrica di calcolatrici immune alla malattia; Frannie Goldsmith, una ragazza incinta che sopravvive alla malattia; Larry Underwood, un musicista rock, spesso in conflitto con se stesso; Harold Lauder, amico di Frannie, totalmente infatuato di lei, con un’insolita passione per la lettura, e Nick Andros, un uomo sordomuto che, nonostante ciò, si è fatto strada tra le difficoltà della vita.

Stephen King in questo romanzo vuole portare l’attenzione sui temi della redenzione, della speranza, della natura umana. Ma il tema principale sul quale si baserà tutto il libro è la lotta tra il bene e il male, rappresentati rispettivamente da Mother Abigail, una veggente ultracentenaria con evidenti deviazioni cattoliche, la quale guida i sopravvissuti verso la speranza di ricostruire la società, mentre dall’altro lato abbiamo Randall Flagg, un uomo molto cupo e misterioso, con una passione per gli esplosivi il quale è a capo di una fazione di sopravvissuti che cerca di imporsi con la violenza sul mondo ormai devastato

Il libro è diviso in tre parti: nella prima troviamo le storie dei vari personaggi, da Redman fino a Andros, riponendo molta attenzione sulla loro evoluzione nel corso della storia. Nella seconda parte le storie dei personaggi incominciano a intrecciarsi, e partono tutti insieme per un viaggio che li condurrà alla comunità di Boulder. Nella terza parte, Mother Abigail riunirà alcuni dei sopravvissuti affinché essi possano sconfiggere Randall Flagg e rifondare la società

Ma quali sensazioni possiamo provare leggendo il romanzo?

Mentre lavoravo a L’ombra dello scorpione, il sentimento che mi ha guidato di più nella scrittura è stato il brivido di immaginare un intero radicato ordine sociale distrutto in un solo colpo

Sono queste le parole di Stephen riguardo la stesura del romanzo, e lo scrittore non si sbaglia. Il romanzo, infatti, si rivela un racconto avvincente, una trama coinvolgente capace di tenerti sulle spine fino alla fine, una storia ricca di dettagli, tipici della scrittura di King, che allo stesso tempo riesce ad essere molto fluida.

Un ottimo libro per chi cerca un horror lungo e coinvolgente.

Vincenzo Cicchini