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Scrivere e leggere: un’occasione per conoscere sé e gli altri

Nella mattinata di giovedì 09 marzo, nel plesso della scuola secondaria di primo grado “Rapizzi”, gli alunni della scuola primaria di Via Brescia e, successivamente, nel plesso “Felice Musazzi”, gli alunni delle classi quinte e quarta A, hanno incontrato, grazie al suggerimento della Dirigente scolastica, lo scrittore Luigi Ballerini.

A seguito di un primo momento conoscitivo, gli alunni hanno posto all’ospite delle domande relative alla sua storia personale, alla sua carriera professionale, alle sue attività di scrittore e di orientatore, alle tematiche presenti in alcuni suoi libri inerenti ai fenomeni di Bullismo e di Cyberbullismo.

Luigi Ballerini ha saputo rispondere in modo semplice ed esauriente a tutte queste curiosità manifestate dai ragazzi.

Ha spiegato che il lavoro di scrittore non si sceglie né per aver celebrità né per diventare ricchi, ma esclusivamente per passione e per la voglia di raccontare storie.

“Scrittori non si nasce ma si diventa e lo si diventa perché si ha voglia di raccontare delle storie, non lo si fa per diventare famosi, non per diventare ricchi. 

Questa voglia di raccontare storie può nascere da piccoli oppure più avanti negli anni. Ad esempio a me è venuta dopo l’università, dopo essere diventato medico. 

Camilleri, grande scrittore, ha iniziato a scrivere ancora più avanti negli anni.

A qualcuno non verrà mai la voglia di scrivere. E va bene così. La società ha bisogno di più professioni.

Anche orientatore non si nasce, si diventa. Lo scopo di questa figura professionale è essere una “bussola”, un “navigatore” per aiutare a trovare la strada giusta da intraprendere. Ad esempio può essere utile per scegliere quale scuola superiore frequentare o quale facoltà universitaria sia più adatta al percorso formativo di ognuno di noi.”

Luigi Ballerini ha approfondito le tematiche inerenti al Bullismo e al Cyberbullismo esprimendo pareri, riflessioni e indicazioni e riportando anche esempi vissuti “sulla propria pelle”: 

“Alcune mie storie presentano questi temi, perché anche io ho vissuto queste esperienze. Alle medie mi prendevano in giro e questo mi faceva stare male. Per fortuna non ho avuto il pensiero di uscirne da solo. Più ci si isola e più è difficile. Non bastano gli amici. Ci vogliono i grandi! Noi adulti siamo qui per aiutarvi. L’adulto che mi ha più aiutato è stato il mio professore di Lettere. Gli avevo scritto un tema dove gli raccontavo che non stavo bene … e, da quel momento, lui … mi ha aiutato. Ha capito che mi stavano succedendo delle cose brutte. Mi ha difeso, mi ha sostenuto. Può sembrare che non ci sia una via d’uscita … ma c’è: dobbiamo chiedere aiuto. Partire da lì.”

Inoltre, ha elargito consigli e suggerimenti per migliorare le competenze legate alla lettura e alla scrittura di testi di vario genere. 

“La lettura di un libro risulta essere più “faticosa” rispetto alla visione di un film perché il nostro pensiero deve costruire l’immagine di ciò di cui si parla; per questo è importante cercare di scegliere il libro giusto. Magari può anche essere utile optare per libri brevi o con i capitoli perché dà più soddisfazione.

Invece, per scrivere è necessario scrivere, essere corretti e poi riscrivere il testo. Ciò avviene tuttora, anche per i libri che scrivo io ho un “maestro” che mi corregge, anche più volte, la stesura, fino a quando risulta essere sistemata in tutte le sue parti.”

Entrambi gli incontri sono stati molto significativi e stimolanti per la crescita culturale e personale dei nostri ragazzi.

Alunni e insegnanti, con la partecipazione della Dirigente Scolastica, hanno ringraziato il gradito ospite con biglietti e doni che raccontassero all’autore la storia passata, ma soprattutto recente, del nostro Istituto.