1440 minuti di occasioni

di Christian Giannini, 2B

Nella giornata dell’8 marzo Maria Grazia Calandrone è stata ospite al liceo D’Oria per discutere insieme alla  II B e alla II D di poesia e commentare la lirica Disattenzione della poetessa polacca Wislawa Szymborska, vincitrice del premio Nobel per la letteratura nel 1996.

La poetica di Wislawa Szymborska è ironica e esprime con simpatia concetti molto profondi utilizzando forme semplici, costringendo il lettore a interrogarsi sul reale significato della poesia.

È proprio la semplicità il punto di forza della sua poetica, come disse Pier Paolo Pasolini “la semplicità deve essere il fine ultimo della poesia perché se si ha la capacità di esprimere i concetti in maniera semplice significa che si hanno le idee chiare e quindi si è riflettuto molto”.

La Szymborska nasce nel 1923 a Karnic in Polonia e nonostante tutto ciò che il ‘900 ha avuto di terribile  da offrirle, lei è riuscita ad apprezzare la bellezza davanti ai suoi occhi.

Questo comportamento potrebbe sembrare ingenuo, ma in realtà è una virtù molto preziosa sintomo di forte coraggio.

Durante l’incontro Maria Grazia Calandrone ha commentato la poesia “Disattenzione”, nella quale l’aspetto dello stupore per le piccole cose è la chiave di lettura.

I versi sono liberi e la punteggiatura è molto utilizzata, ogni strofa è separato da un punto fermo e le pause sono parti fondamentali della poesia.

Lo stato d’animo riportato tra le righe è quello di una persona distratta e assente che vive le giornate senza prestare attenzione a ciò che le accade intorno, la sua mente sembrerebbe quasi troppo impegnata a pensare all’attività quotidiane come “Uscire e tornare da casa”perdendo, come scritto nel testo, quella follia che il mondo ha da offrirci affrontando le giornate in modo ordinario.

La seconda parte della lirica invece esorta il lettore a recuperare tutto ciò che si è perso e quindi a prestare attenzione alle piccole cose che accadono quotidianamente.

Infine possiamo dire che all’interno di questa poesia si cela un insegnamento molto importante, quello di non perdere nemmeno un minuto della nostra giornata poiché quest’ultima è composta da “1440 minuti di occasioni”.