Biancaneve e l’ambulanza dell’amore

C’era una volta una giovane di nome Biancaneve, che viveva in un bellissima villa con piscina, insieme ad un padre amorevole (che era anche il re del paese) e… a una cattivissima matrigna, così vanitosa da star sempre lì a guardarsi allo specchietto retrovisore magico della Ferrari di famiglia, ripetendo sempre la stessa frase: “Chi è la più bella del reame?” e quello rispondeva sempre: “Sei tu, mia regina!”

Un giorno, mentre la regina recitava tutta la sua romanzina allo specchietto, lui rispose: “Biancaneve è la più bella del reame!” e la matrigna si infuriò così tanto da diventare paonazza! 

Quando la principessa ritornò a casa, dopo essere andata a vedere un film al cinema, aveva un po’ di appetito, così ordinò una pizza con acciughe, peperoni e cozze. All’arrivo della pizza, la matrigna, per vendicarsi di ciò che aveva detto lo specchio, decise di aggiungerci qualche goccia del suo micidiale veleno, senza farsi notare dalla giovane.

Dopo il primo morso, Biancaneve cadde a terra priva di sensi. 

La sera stessa, rientrando dal lavoro, passarono di lì i sette nani e, vedendo Biancaneve sdraiata per terra, decisero di chiamare l’ambulanza. All’arrivo di questa, scese dal veicolo in suo soccorso un giovane infermiere dalla divisa azzurra, affascinante e dalle buone maniere. Nel vedere una così bella fanciulla, il giovane se ne innamorò all’istante e si avvicinò per baciarla. 

Dopo l’accaduto, la giovane si risvegliò e, vedendo il suo soccorritore, gli sorrise, rapita dalla sua bellezza. Ricambiò il suo amore all’istante, decidendo di sposarlo e di trascorrere il resto della sua vita con lui.

I sette nani organizzarono un grande party nella foresta per festeggiare l’evento.

E vissero tutti felici e contenti, tranne la matrigna, che ribolliva d’invidia.

Testo e disegno di Olivia Emily Reynolds, I D, Scuola Marconi